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IMPRESE. PDL 49 IN II COMM: CERTIFICAZIONI A GARANZIA AFFIDABLITÀ PMI

09.06.2025
14:35
(ACON) Trieste, 9 giu - "Con la proposta di legge 49 miriamo ad implementare le azioni utili alle nostre piccole e medie imprese (Pmi) per migliorarne la competitività": parola di Lucia Buna, a nome di tutto il Gruppo Lega in Consiglio regionale, ideatrice della pdl dal titolo "Misure per la competitività delle imprese attraverso l'adozione e il mantenimento di certificazioni", misure che in concreto si traducono in contributi a fondo perduto alle aziende, da erogare a sportello.

Alla II Commissione presieduta da Stefano Balloch (FdI), la consigliera ha quindi esposto i contenuti degli 11 articoli con cui si intende affermare che le certificazioni (che la stessa Buna ha indicato come una sorta di diploma) "rappresentano un riconoscimento che dimostra che un'azienda ha soddisfatto determinati standard di qualità e conformità. La certificazione non è, pertanto, solo un mezzo per dimostrare l'impegno verso l'eccellenza, ma offre anche ai partner commerciali e ai clienti una garanzia sulla serietà e l'affidabilità dell'azienda stessa".

Esistono diversi tipi di certificazioni oggetto della Pdl 49: dei sistemi di gestione; di sicurezza; di prodotto/servizio; delle figure professionali all'interno dell'azienda; della sostenibilità.

Ecco che, dopo la presentazione delle finalità e la definizione dei soggetti beneficiari con tanto di requisiti, all'articolo 4 del provvedimento si spiega che "sono ammissibili le spese concernenti lo svolgimento delle attività e l'acquisizione dei servizi, nonché le pertinenti spese di formazione del personale, necessarie per la realizzazione delle iniziative per l'adozione o il mantenimento da parte delle PMI delle certificazioni di cui all'articolo 6", mentre al 5 si dice che "sono considerate spese inammissibili a contributo quelle riconducibili ai normali costi di funzionamento dell'impresa e quelle di consulenza per la predisposizione e la presentazione telematica della domanda".

Così l'articolo 6: "I contributi sono concessi nella misura del 75% delle spese, fino a 21.000 euro, nelle seguenti voci: 3.500 euro per tutte le singole certificazioni; 3.000 euro per l'attestazione/accreditamento; 7.000 euro per gli interventi di "certificazione integrata" finalizzati alla realizzazione contestuale di almeno due dei diversi tipi di certificazione; d) 3.000 euro per il rinnovo e/o adeguamento delle certificazioni, attestazioni/accreditamento; 8.000 euro per le diagnosi energetiche". Spesa totale autorizzata nel 2025 per le casse regionali: 637.500 euro.

Attenzione però, perché "l'Amministrazione regionale si riserva la facoltà di incrementare lo stanziamento iniziale, rifinanziare i bandi annuali al fine di coprire le domande non finanziate, chiudere i termini della presentazione delle domande in caso di esaurimento anticipato delle risorse, nonché prorogare i termini di presentazione delle domande in caso di mancato esaurimento delle risorse disponibili".

Un punto, questo, evidenziato dalla consigliera proponente ma emerso anche dalle audizioni dei soggetti maggiormente interessati, tra Confindustria, associazione Pmi, cluster Legno, Confcommercio, Confartigianato. Da tutti un plauso all'iniziativa, definita tempestiva e necessaria, con piccoli accorgimenti per renderla ancora più efficace.

Tra questi, aiutare le Pmi a fare sistema per crescere; aggiungere nella norma le certificazioni di filiera; dare un sostegno per le norme sull'eco-compatibilità, indispensabili per le aziende per la loro stessa sopravvivenza; dare maggiore attenzione alle certificazioni per l'esportazione all'estero con riferimenti anche alla normativa straniera; ragionare se, al posto di un elenco puntuale delle certificazioni, non sia meglio prevedere delle macro aree in cui ogni Pmi si possa inserire; riflettere sulla misura del 75% della spesa e sul pagamento con metodo a sportello; finanziare le certificazioni ottenute nei 12 mesi passati; sostenere solo la prima fase della certificazione dell'organizzazione, visto che poi si tratta di semplici rinnovamenti nel tempo, mentre prevedere più contributi a quelle sempre nuove per i prodotti,

E se già Buna e assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, hanno parlato di emendamenti adattativi alle segnalazioni degli imprenditori e di coordinamento con la normativa già esistente, anche i consiglieri Rosaria Capozzi (M5S) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) hanno fatto sapere che giovedì prossimo, 12 giugno, per l'esame finale del provvedimento in II Commissione arriveranno con delle richieste di modifica affinché si tenga conto di quanto previsto nelle altre leggi regionali per i cluster, delle diagnosi energetiche, del rating di legalità (la prima), di un'estensione agli enti locali, delle certificazioni future, di quella della sicurezza, ritenuta fondamentale per contrastare gli incidenti sul lavoro (il secondo). La parola finale la darà l'Aula il primo luglio prossimo. ACON/RCM-fc



  • Lucia Buna (Lega) illustra la Pdl 49 in II Commissione consiliare
    Lucia Buna (Lega) illustra la Pdl 49 in II Commissione consiliare
  • Le audizioni in II Commissione consiliare sulla Pdl 49
    Le audizioni in II Commissione consiliare sulla Pdl 49
  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Rosaria Capozzi (M5S)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Rosaria Capozzi (M5S)
  • Il presidente della II Commissione consiliare, Stefano Ballach (FdI), e l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini
    Il presidente della II Commissione consiliare, Stefano Ballach (FdI), e l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini