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FRIULANO/5. IA E TECNOLOGIE DIGITALI STRATEGICHE PER VITALITÀ LINGUA

09.06.2025
19:19
(ACON) Gorizia, 9 giu - "Il futuro della lingua friulana passa attraverso l'intelligenza artificiale. Le nuove tecnologie sono un pilastro fondamentale per la vitalità linguistica, cui va affiancato il rafforzamento della presenza nella pubblica amministrazione e sui media".

Lo ha sottolineato in modo chiaro William Cisilino, direttore dell'Arlef (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), prendendo spunto dall'ultimo focus di appronfondimento della Quarta Conferenza regionale sulla lingua friulana proiettato verso il nuovo Piano regionale di politica linguistica 2026-2030.

Entrando nel dettaglio degli interventi dei relatori, Elena Zanussi, funzionario dell'Arlef, ha individuato cinque parole-chiave: dizionario, correttore ortografico, tastiera in friulano, sintesi vocale e riconoscimento del parlato. "Nel 2024 - ha spiegato Zanussi - sono stati avviati i moduli di Text to speech, in grado di conoscere un audio e trascriverlo in friulano, e di Speech to text per pronunciare correttamente un testo scritto in friulano. Progetti da perfezionare, con un obiettivo ambizioso: creare un modello linguistico digitale (Large Language Model) nativo in lingua friulana per integrare la marilenghe nei sistemi di IA generativa".

Tra gli alti progetti in corso, lo sviluppo di un traduttore automatico e il potenziamento degli strumenti digitali esistenti come il Grant dizionari bilengâl talian-furlan (con oltre 70.000 lemmi italiani e 68.000 friulani), il Coretôr ortografic furlan (che riconosce più di 3 milioni di parole), la Tastiere furlane semplice e le risorse per la creazione di siti in friulano.

La lingua friulana, dunque, si proietta attivamente nel futuro, affrontando le sfide dell'era digitale, mantenendo un occhio di riguardo ai mezzi di comunicazione e ai nuovi media.

"Negli ultimi cinque anni la presenza del friulano si è notevolmente rafforzata nel panorama mediatico - ha spiegato Marco Torresin, funzionario dell'Arlef - anche in risposta all'aumento dell'uso dei social media nel post-pandemia".

"L'Agenzia ha investito molto nei principali social network (Facebook, Instagram, TikTok, YouTube), creando contenuti specifici per coinvolgere le nuove generazioni, registrando un aumento costante di visualizzazioni e interazioni. Il canale TiceTacFurlan ha raggiunto quasi 25 milioni di visualizzazioni, mentre YoupalTubo conta oltre 17.000 iscritti".

A questo si aggiungono la produzione di contenuti audiovisivi e il doppiaggio di cartoni animati, mentre per quanto riguarda la Rai, "nonostante l'aumento delle ore di trasmissione televisiva e radiofonica, manca ancora un notiziario dedicato", ha sottolineato il relatore.

Costante anche l'attività di promozione sociale a sostegno dell'educazione plurilingue fin dalla nascita (quasi 9.600 valigette informative consegnate ai neogenitori tra il 2021 e il 2025) e le campagne di informazione sull'importanza della conoscenza del friulano. Allo studio un progetto di fattibilità per un doposcuola pomeridiano in lingua friulana.

Uno dei punti cardine del Piano generale di politica linguistica rimane l'uso del friulano nella pubblica amministrazione: fattore di legittimazione importante per la lingua stessa, ma anche garanzia dell'esercizio di un diritto linguistico. "Si stanno compiendo significativi passi avanti - ha sottolineato Veronica De Giorgio, operatrice dello Sportello regionale per la lingua friulana - con una crescente sensibilità da parte degli amministratori pubblici, nonostante persistano alcune criticità legate, ad esempio, alla carenza di personale".

Tre i fronti d'azione: formazione del personale, bilinguismo visivo e presenza del friulano nei siti istituzionali e nei materiali divulgativi, con l'Arlef che proprio tramite lo Sportello regionale offre consulenza linguistica e toponomastica, supportando gli enti nell'applicazione della normativa. Qualche dato: sono 658 le consulenze effettuate dallo Sportello nel 2024. Per quanto riguarda la segnaletica bilingue, è installata nell'83% dei 173 comuni friulanofoni, con punte del 91% nell'ex provincia di Udine. Ma il bilinguismo visivo riguarda anche la cartellonistica, i supporti visivi in genere e i mezzi di trasporto. "Anche la formazione del personale è in crescita con iniziative specifiche per il settore sanitario - ha concluso De Giorgio -, quando i cittadini possono interagire con le istituzioni nella loro lingua madre, si sentono più accolti e compresi".

5 - segue ACON/AA-fa



  • Tavolo dei relatori alla IV Conferenza regionale sulla lingua friulana
    Tavolo dei relatori alla IV Conferenza regionale sulla lingua friulana