LAVORO. BULLIAN (PATTO-CIV): IN FONDO VITTIME AMIANTO 40 MLN CONGELATI
(ACON) Trieste, 11 giu - "Da oltre due anni il Fondo per le
vittime dell'amianto, istituito con 20 milioni di euro all'anno
per il quadriennio 2023-2026, è congelato: avrebbe potuto essere
impiegato per effettivi benefici a favore delle vittime, mentre
giace eroso dall'inflazione". Lo denuncia Enrico Bullian,
consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, in
una nota.
"Ho recentemente ottenuto risposta a un'istanza di accesso agli
atti rivolta all'Inail, soggetto erogatore del Fondo - fa sapere
Bullian -, dalla quale emergono informazioni sconfortanti. La
domanda per ciascuno degli anni 2023 e 2024 è stata presentata da
una sola società partecipata pubblica (che verosimilmente è
Fincantieri), mentre per il 2025 non è stata ancora presentata
nessuna richiesta, dal momento che il termine scade il 31 gennaio
2026".
"L'istruttoria, scrive Inail, 'è sospesa a seguito delle
comunicazioni della Commissione europea in merito alla possibile
natura di aiuto di Stato delle erogazioni a carico del Fondo'. E
ancora: 'Nessun indennizzo è stato erogato. Non è stata,
pertanto, adottata alcuna delibera da parte del Consiglio di
amministrazione dell'Inail in merito agli indennizzi da erogare a
carico del Fondo e nessun indennizzo è stato liquidato'. Questa
frase - commenta ancora il consigliere regionale - la considero
grave. Nonostante la legge abbia istituito, ormai due anni fa,
questo Fondo da 80 milioni di euro complessivi, nessun euro è
stato ancora erogato a causa della formulazione molto discutibile
voluta dal Governo e dalla Maggioranza nazionale di
Destra-Centro, che ha scritto la norma sostanzialmente per farne
beneficiare a Fincantieri: infatti non ci sono richieste da parte
di lavoratori o di eredi, ma solo di una 'società partecipata
pubblica della cantieristica navale'".
"Stiamo parlando di un'azienda - incalza Bullian - i cui
dirigenti hanno subito condanne definitive in sede penale, per i
decessi di lavoratori causati dall'esposizione all'amianto. Chi
dovrebbe beneficiare del Fondo sono le vittime e i loro
familiari, non l'azienda all'origine delle malattie
professionali: se i giudici hanno stabilito dei risarcimenti,
quelli devono essere a carico esclusivamente dei responsabili o
dell'impresa, senza la compartecipazione di un Fondo dello Stato.
È uno scandalo politico che il Governo non voglia uscire da
questo corto circuito giuridico inaccettabile".
"Nonostante la mozione unitaria che abbiamo fatto approvare nel
Consiglio regionale del Fvg, le mie numerose interrogazioni e gli
ordini del giorno nei vari consigli comunali - fa presente
l'esponente del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg -, dopo due anni
il Fondo è rimasto immutato e, di fatto, non operante per
l'intervento della Commissione europea in riferimento alla
possibile violazione delle norme sulla concorrenza (in altre
parole, perché il Fondo può operare solo per le nostre società
partecipate pubbliche e perché solo per quelle della
cantieristica navale?)".
"Ricapitolando, il decreto legge (poi convertito in legge) che ha
istituito il Fondo per le vittime dell'amianto risale al 30 marzo
2023, oltre due anni fa. Quel Fondo ad oggi non ha erogato un
euro, ma ha bloccato risorse per 80 milioni di euro per un
quadriennio (2023-2026), con 20 milioni previsti per ciascun
anno: significa che le risorse per il 2023 e 2024 (40 milioni)
sono rimaste congelate e improduttive. È surreale che dopo due
anni da quel pasticcio, il Governo di Destra-Centro non abbia la
minima idea di come uscire dallo stallo. Noi riteniamo che il
Fondo istituito nel 2023 non deve essere rivisto, deve essere
cancellato e le risorse vanno destinate al Fondo storico per le
vittime dell'amianto (magari potenziandone i benefici diretti ai
lavoratori esposti) o alla ricerca sulle malattie asbesto
correlate e sulle possibili conseguenze derivanti dall'utilizzo
dei materiali sostitutivi", conclude Bullian.
ACON/COM/rcm