EDILIZIA/1. IV COMM: ESAME DDL 54, SEMPLIFICAZIONI AL CODICE FVG
(ACON) Trieste, 11 giu - La IV Commissione, presieduta da
Alberto Budai (Lega), si è riunita oggi per l'illustrazione e
l'esame del disegno di legge 54, "Modifiche alla legge regionale
11 novembre 2009, n. 19, sul Codice regionale dell'edilizia". Un
provvedimento atteso che mette mano alle disposizioni in materia
di riqualificazione e manutenzione degli immobili, oltre alle
procedure per l'edilizia libera, coperture, modifiche interne,
sottotetti, tolleranza di costruzione e distanze, interventi
abusivi e permessi a costruire in sanatoria.
Una norma già approvata all'unanimità dal Consiglio delle
Autonomie locali che, grazie alle modifiche apportate alla legge
vigente, "mira a semplificare la normativa esistente attraverso
l'introduzione di elementi di novità, tra i quali un nuovo regime
delle tolleranze più ampio, nonché misure specifiche in ordine
alla dimostrazione dello stato legittimo e una sanatoria
semplificata per molte difformità".
In apertura di seduta si è proceduto con la presa d'atto delle
dimissioni del segretario della IV Commissione, Stefano Balloch
(FdI), e con l'elezione del nuovo componente Igor Treleani,
sempre del gruppo Fratelli d'Italia.
Tornando all'articolato della nuova versione del Codice regionale
dell'edilizia illustrato dall'assessore alle Infrastrutture e
territorio, Cristina Amirante, vengono apportate modifiche alle
definizioni generali su coperture e opere di protezione dal sole,
implementate quelle realizzabili senza previa comunicazione per
vetrate panoramiche amovibili, accanto ad azioni per il
miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche e
impermeabilizzazioni dalle acque meteoriche.
Cambiano le procedure di presentazione documentale da parte dei
professionisti per l'edilizia libera, la segnalazione certificata
di agibilità per interventi nei sottotetti esistenti, così come
per lo stato legittimo degli immobili e le misure di tolleranza,
grazie all'inserimento delle cosiddette tolleranze esecutive o di
cantiere, quali le irregolarità geometriche, modifiche alle
finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione
di impianti e opere interne eseguite durante i lavori per
l'attuazione di titoli abilitativi edilizi. Particolare
attenzione inoltre è stata posta per gli interventi in assenza di
permesso a costruire, abusivi su suoli di proprietà dello Stato o
di altri enti pubblici, e per i lavori eseguiti in sanatoria.
"Il testo che esaminiamo oggi è il risultato finale di colloqui
continui con il mondo dell'edilizia, le Amministrazioni e i
portatori di interesse", ha sottolineato l'assessore. Amirante ha
ricordato come il Cal abbia chiesto di non recepire la parte del
decreto Salva casa riguardante i mutamenti della destinazione
d'uso degli immobili: "Le nostre regole già esistenti sono più
chiare e dirimenti. Questa non è una norma di sanatoria".
Le domande dei consiglieri hanno toccato il contenuto dei singoli
articoli così come spiegati dalla Direzione regionale competente.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha posto l'accento sul fatto
"che bisognava esaminare e illustrare questo ddl in modo più
approfondito, in quanto è molto tecnico e difficile da
comprendere per chi non è della materia".
Considerazioni di tipo politico sono invece arrivate da Marco
Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) in merito al dettato
della norma emanata in sede nazionale, con la richiesta di quali
siano i limiti del recepimento da parte della Regione, tenendo
conto delle regole in alcuni casi già più restrittive in tema di
tolleranze e sanatorie.
Anche per Serena Pellegrino (Avs) questa norma "tratta un tema
importante che sta a cuore a molti e deve essere chiara: i
professionisti non devono avere dubbi". Alla domanda su quale sia
la prevalenza di norme in caso di interventi per
l'efficientamento energetico, l'assessore Amirante ha
sottolineato come per tali iniziative ci sia bisogno "di partire
già da condizioni igienico sanitarie regolari".
Dal capogruppo del Partito democratico, Diego Moretti, sono
giunte considerazioni sulle scelte politiche della Regione in
merito al recepimento parziale del decreto governativo, accanto
ad alcune perplessità sul ruolo dei Comuni per quanto attiene
l'alienazione di immobili abusivi: un aspetto rilevato anche da
Honsell che ha ricordato "la necessità dei sindaci di valutare i
singoli casi".
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ACON/MV-fa