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CANTIERI. PELLEGRINO (AVS): IA SUPPORTO MA NON SOSTITUTA CAPACITÀ UOMO

13.06.2025
13:24
(ACON) Trieste, 13 giu - "Il cantiere è sicuramente un luogo fisico, ma non statico. È un luogo vivo, dinamico, fatto di persone, di lavoratori, sia operai che professionisti, che si avvicendano in modo sempre differente e di committenti con le loro aspettative. Mai un cantiere è uguale ad un altro ed è per questo che la duttilità nella risoluzione delle criticità deve essere la maggiore dote che ogni attore, che agisce nel luogo di lavoro, deve avere per garantire la sicurezza per sé e per tutti con grande intelligenza. Ed è proprio di intelligenza che è necessario parlare, perché il tema del 'cantiere intelligente' è oggi più che mai una sfida concreta, necessaria, urgente".

Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), a margine della XV Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri promossa da Federarchitetti dal titolo "Il cantiere intelligente".

"Fondamentale è il supporto tecnologico che aiuta a garantire sicurezza ai lavoratori, riducendo i rischi e gli infortuni - commenta Pellegrino -, ma non possono essere rimessi solo all'utilizzo di sistemi tecnologici, esercitato e regolato dall'introduzione di tecnologie avanzate come sensori, droni, dispositivi IoT o software di monitoraggio. L'affacciarsi dell'intelligenza artificiale, anche nel settore dei cantieri edili, sarà di grande aiuto, ma non potrà sostituire la capacità e sensibilità umana che comunque deve avere l'ultima parola per garantire la sicurezza, proteggendo chi lavora e prevedendo i rischi, prima che si trasformino in tragedie".

"La giornata di formazione di oggi - prosegue la consigliera - è un'occasione preziosa per riflettere criticamente su come, troppo spesso, l'innovazione venga intesa come fine anziché vero e proprio mezzo. Le tecnologie sono d'aiuto, ma da sole non bastano, le stesse rischiano di diventare elementi muti se non sono accompagnate da una visione etica e da una progettualità consapevole. Le condizioni migliori in ambito lavorativo sono dati dall'interazione fra tecnologia e cultura della prevenzione condivisa. Non possiamo continuare ad accettare che si continui a morire nei cantieri, quasi 1.100 solo l'anno scorso".

"Le cosiddette morti bianche restano un'ombra insopportabile sulla nostra civiltà, come ha evidenziato anche il presidente nazionale di Federarchitetti, Nazzareno Iarusso. Ogni volta che una lavoratrice o un lavoratore non torna a casa, è una sconfitta collettiva. La vera svolta arriverà solo quando il concetto di sicurezza sarà interiorizzato come valore e non come mero adempimento burocratico". E conclude Pellegrino: "Voglio ricordare a tutti che la sicurezza non è un costo, ma un investimento, non è una formalità, ma una responsabilità, non è un vincolo, ma un'opportunità". ACON/COM/rcm



  • Al centro, Serena Pellegrino (Avs)
    Al centro, Serena Pellegrino (Avs)