CANTIERI. PELLEGRINO (AVS): IA SUPPORTO MA NON SOSTITUTA CAPACITÀ UOMO
(ACON) Trieste, 13 giu - "Il cantiere è sicuramente un luogo
fisico, ma non statico. È un luogo vivo, dinamico, fatto di
persone, di lavoratori, sia operai che professionisti, che si
avvicendano in modo sempre differente e di committenti con le
loro aspettative. Mai un cantiere è uguale ad un altro ed è per
questo che la duttilità nella risoluzione delle criticità deve
essere la maggiore dote che ogni attore, che agisce nel luogo di
lavoro, deve avere per garantire la sicurezza per sé e per tutti
con grande intelligenza. Ed è proprio di intelligenza che è
necessario parlare, perché il tema del 'cantiere intelligente' è
oggi più che mai una sfida concreta, necessaria, urgente".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino
(Alleanza Verdi e Sinistra), a margine della XV Giornata
nazionale per la sicurezza nei cantieri promossa da
Federarchitetti dal titolo "Il cantiere intelligente".
"Fondamentale è il supporto tecnologico che aiuta a garantire
sicurezza ai lavoratori, riducendo i rischi e gli infortuni -
commenta Pellegrino -, ma non possono essere rimessi solo
all'utilizzo di sistemi tecnologici, esercitato e regolato
dall'introduzione di tecnologie avanzate come sensori, droni,
dispositivi IoT o software di monitoraggio. L'affacciarsi
dell'intelligenza artificiale, anche nel settore dei cantieri
edili, sarà di grande aiuto, ma non potrà sostituire la capacità
e sensibilità umana che comunque deve avere l'ultima parola per
garantire la sicurezza, proteggendo chi lavora e prevedendo i
rischi, prima che si trasformino in tragedie".
"La giornata di formazione di oggi - prosegue la consigliera - è
un'occasione preziosa per riflettere criticamente su come, troppo
spesso, l'innovazione venga intesa come fine anziché vero e
proprio mezzo. Le tecnologie sono d'aiuto, ma da sole non
bastano, le stesse rischiano di diventare elementi muti se non
sono accompagnate da una visione etica e da una progettualità
consapevole. Le condizioni migliori in ambito lavorativo sono
dati dall'interazione fra tecnologia e cultura della prevenzione
condivisa. Non possiamo continuare ad accettare che si continui a
morire nei cantieri, quasi 1.100 solo l'anno scorso".
"Le cosiddette morti bianche restano un'ombra insopportabile
sulla nostra civiltà, come ha evidenziato anche il presidente
nazionale di Federarchitetti, Nazzareno Iarusso. Ogni volta che
una lavoratrice o un lavoratore non torna a casa, è una sconfitta
collettiva. La vera svolta arriverà solo quando il concetto di
sicurezza sarà interiorizzato come valore e non come mero
adempimento burocratico". E conclude Pellegrino: "Voglio
ricordare a tutti che la sicurezza non è un costo, ma un
investimento, non è una formalità, ma una responsabilità, non è
un vincolo, ma un'opportunità".
ACON/COM/rcm