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POLITICA. MORETUZZO (PATTO): ALTERNATIVA PARTENDO DAI TERRITORI

17.06.2025
15:20
(ACON) Udine, 17 giu - "Vogliamo proseguire nel percorso di rafforzamento della collaborazione con liste e movimenti civici e municipalisti della regione, organizzando spazi di confronto e coinvolgimento delle comunità locali, continuando il percorso partecipato che abbiamo intrapreso da tempo sul territorio. Rafforzeremo anche il coordinamento delle amministratrici e degli amministratori locali con i quali stiamo collaborando a diversi livelli e che hanno dimostrato interesse per il nostro progetto politico. Nei prossimi mesi programmeremo una nuova serie di incontri territoriali su temi centrali per il futuro della regione nel corso dei quali raccoglieremo idee e sollecitazioni da tradurre in azioni politiche, fuori e dentro il Consiglio regionale".

Così il segretario del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg in Consiglio regionale, sintetizza in una nota un passaggio fondamentale dell'assemblea del partito che si è svolta a Enemonzo, al termine di una due giorni contrassegnata da cammini partecipativi e incontri che hanno registrato la partecipazione di molte persone da tutta la regione.

"Per questi momenti importanti per la vita del partito abbiamo scelto la montagna: una realtà fragile per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo, ma che può giocarsi il suo futuro investendo, anche sperimentando, sulla cultura, sulle filiere locali e sui beni comuni, sulla naturalità, che va tutelata e valorizzata, costruendo un modello di economia solidale compatibile con l'ambiente. Per esempio, è in montagna che si può sperimentare da subito un piano di adattamento climatico e processi di rigenerazione territoriale a partire dalle esperienze, competenze e potenzialità locali", spiega Denis Baron, componente del direttivo del Patto per l'Autonomia e rappresentante dell'Alto Friuli. "La costruzione di nuove infrastrutture deve tenere assolutamente in considerazione l'impatto che queste possono avere sulla fruizione turistica della montagna friulana e sulle sue caratteristiche naturalistiche, almeno in parte risparmiate da forme di turismo poco sostenibile, che invece ha compromesso altre parti dell'arco alpino, e che proprio per questo possono essere molto appetibili per un turismo di qualità, capace di rispettare e apprezzare i nostri luoghi e le loro peculiarità. La nuova strada da Malga Tuglia al rifugio Chiampizzulon - sulla quale avevamo espresso forte contrarietà, ad oggi già interessata da criticità - o il progetto che si profila a Forni di Sopra, sono l'ennesimo esempio di come negli ultimi anni sia mancata la capacità di esprimere una visione di futuro che deve tenere in considerazione i cambiamenti in atto, a partire da quelli climatici. Siamo di fronte ancora una volta a una politica poco lungimirante che fa un uso illogico e controproducente del denaro pubblico".

"Politica miope" anche sul versante della sanità, tema rispetto al quale è intervenuto in Assemblea Mirco Dorigo, rappresentante del Patto in Carnia: "Tra la cronica mancanza di servizi ed esternalizzazioni a privati, la sanità montana è pesantemente sotto attacco. Come lo è tutta la sanità regionale vista l'accelerazione impressa dalla Giunta Fedriga sulla privatizzazione, presentata come l'unica soluzione possibile per tenere aperti alcuni servizi, ma che è profondamente sbagliata. Ribadiamo la centralità della sanità pubblica che deve mantenere competenze e capacità di erogare servizi a persone e comunità, in montagna come nel resto della regione".

Una miopia a cui il Patto per l'Autonomia risponde "con la lungimiranza del passo lento, quello del cammino". "Abbiamo organizzato una serie di iniziative di avvicinamento all'Assemblea nell'ambito di Territori in Movimento, la scuola di politica "senza poltrone" - racconta Giulia Massolino, consigliera regionale e componente del direttivo del Patto -. Venerdì abbiamo proposto un cammino sull'anello di Pani in cui le e i partecipanti hanno visualizzato in modo collettivo i problemi che attualmente attanagliano le terre alte, e hanno provato a immaginare un remoto futuro desiderabile in cui tutto fosse andato per il meglio. Al termine del cammino, a Socchieve, si è tenuta la presentazione a cura di Matteo De Piccoli del collettivo "Ci sarà un bel clima" del "Libro bianco degli stati generali dell'azione per il clima", e abbiamo approfondito strumenti, azioni e possibili alleanze per arrivare dallo scenario attuale negativo a quello del futuro desiderabile. La mattina successiva abbiamo fatto un altro cammino, nella piana di Enemonzo, cercando di immaginare, ispirati dalle storie della Resistenza di quell'area, nuove forme di resistenza nel contesto attuale, considerando il Decreto sicurezza, la diffusione di nuove forme di autoritarismo e la compressione degli strumenti democratici". ACON/COM/fa



  • Massimo Moretuzzo e Giulia Massolino, consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia
    Massimo Moretuzzo e Giulia Massolino, consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia