MIGRANTI. CALLIGARIS (LEGA): BASTA LINCIAGGIO CSX AD AGENTI POLIZIA
(ACON) Trieste, 18 giu - "Quanto accaduto nel Cpr di Gradisca
dimostra ancora una volta che non è possibile lasciare liberi nei
nostri paesi soggetti così pericolosi".
Lo dice, in una nota, il capogruppo della Lega in Consiglio
regionale Antonio Calligaris, che interviene così sui fatti di
Gradisca d'Isonzo: "In un video fatto da un altro trattenuto
possiamo intravedere solo un momento, quello della cattura di un
fuggitivo".
"Su questa sola base mi sembra totalmente scorretto dare giudizi
sull'operato delle nostre Forze dell'ordine - prosegue Calligaris
- costrette a operare in una difficile condizione con personaggi
pericolosi. Già in passato abbiamo avuto casi di video fatti da
trattenuti che, grazie ad associazioni compiacenti, vengono
divulgati per screditare le forze di sicurezza".
Il capogruppo della Lega ricorda come "un video amatoriale di
questo tipo può essere usato in modo pericoloso per non
raccontare la verità" e rimarca che "se il Cpr è un lager, si
tratta dell'unico caso al mondo in cui ai detenuti vengono
lasciati i cellulari. Nel decreto sicurezza appena approvato è
prevista nei luoghi e negli ambienti in cui sono trattenute
persone sottoposte a restrizione della libertà personale la
possibilità di utilizzare dispositivi di videosorveglianza
proprio per evitare queste situazioni incresciose".
"Il Cpr non è un villaggio vacanze: chi si trova lì, è perché è
stato condannato o deve essere rimpatriato perché pericoloso o
perché non ha diritto di stare nel nostro Paese. Ho visitato
personalmente il Centro e posso confermare che si tratta di una
struttura sicura, dove i migranti sono trattati con correttezza e
per questo dobbiamo ringraziare le Forze di polizia e gli addetti
per il lavoro che svolgono in questo Centro. Il loro difficile
lavoro consente ai cittadini della nostra regione di vivere più
sicuri e dobbiamo sostenere e tutelare le forze di polizia nelle
loro attività di mantenimento dell'ordine in questi centri".
"Trattenere all'interno soggetti stranieri, socialmente
pericolosi ed ex detenuti, è necessario per garantire la
sicurezza di tutti i cittadini", conclude la nota.
ACON/COM/mv