SALUTE. PELLEGRINO (AVS): PARADOSSO TRA ENTRATE GIOCO E CURA LUDOPATIA
(ACON) Trieste, 20 giu - "Quando ero in Parlamento presentai un
emendamento per poter finanziare una legge che avrebbe permesso
il rifacimento delle facciate nei centri storici utilizzando
quanto raccolto dal gioco d'azzardo. Quello che mi fu risposto mi
lasciò particolarmente stranita, in quanto quella stessa entrata
serviva per sovvenzionare in parte la salute dei cittadini. In
altre parole, da un lato si promuovono iniziative che, alla lunga
e con persone fragili, producono effetti tanto negativi da creare
delle patologie, ma che riempiono le casse dell'erario, e
dall'altro, con le stesse casse, si finanziano le cure sanitarie".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'incontro del Comitato
per la legislazione, il controllo e la valutazione,a margine
della discussione sulla legge regionale 1/2014 "Disposizioni per
la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da
gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie
correlate".
"Questo è uno dei grandi paradossi del nostro paese - continua
Pellegrino -, soprattutto considerando che di quegli stessi
introiti, quanto destinato per chi soffre di questa patologia, è
una parte assolutamente irrisoria. Non mancano, però, delle
realtà virtuose come quella dell'Ambulatorio Gioco d'azzardo,
dipendenze tecnologiche e comportamentali dell'Asufc che opera
nella sede di Sant'Osvaldo a Udine e che si occupa delle
problematiche legate alla dipendenza da gioco d'azzardo, da
internet, da videogaming e alle altre dipendenze da
comportamento, denunciando da anni il deficit sia di organico che
strutturale per la risoluzione del problema della ludopatia
ottenendo buoni risultati, nonostante le poche risorse".
"Non possiamo pensare di risolvere il problema lasciando che nei
pubblici esercizi ci siano 'macchinette' che sono una continua
tentazione per chi è malato di gioco. Bisogna mettere in campo -
evidenza l'esponente di Opposizione - ogni azione culturale
affinché gli effetti siano quelli di comprendere che non solo la
persona, ma intere famiglie vivono questa patologia sulla propria
pelle. Non è più immaginabile che le dinamiche economiche possano
essere sorrette a scapito delle condizioni di salute".
"Le nostre strutture sociali mettono a disposizione uno strumento
importante: la figura dell'amministratore di sostegno che può
essere di supporto sia al giocatore che alla famiglia per un
controllo della spesa della persona. La domanda principale è -
conclude Pellegrino -, oltre a quanto viene investito per il
recupero dei malati di ludopatia, quanto sia incisivo il
messaggio che passa rispetto ai danni che produce il gioco
d'azzardo, dal momento che gran parte della raccolta è in mano ai
servizi pubblici e quindi facilmente reperibile?"
ACON/COM/sm