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GOVERNO FVG. PELLEGRINO (AVS): MOZIONE È SCONFITTA PER FEDRIGA

25.06.2025
16:28
(ACON) Trieste, 25 giu - Porre la questione di fiducia in Consiglio regionale all'operato del presidente Fedriga e della sua Giunta con una mozione promossa dalla stessa Maggioranza denota la fragilità della stessa compagine governativa. Tutto ciò è ancora più grave in un sistema maggioritario, dove chi vince ottiene una stabilità politica molto forte e acquisisce poteri molto importanti. E se in un contesto del genere la mancanza di coesione e le problematiche all'interno della Maggioranza sono deflagrate in modo così netto, la questione non può essere derubricata a semplice dialettica, ma valutata per la sua complessità e gravità."

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra a margine della discussione della mozione numero 158 inerente l'aggiornamento del programma di governo. "C'è stata la necessità di mettere in campo un iter istituzionale per un confronto e una valutazione di opportunità, promuovendo un percorso che ha definito, come soluzione finale, la figura del presidente non più come capo di una coalizione di governo, ma come garante di una Maggioranza litigiosa e divisiva. Dopo mesi di discussioni - evidenzia l'esponente di Opposizione -, sondaggi, comunicati al vetriolo che descrivono una crisi tutta interna alla Maggioranza abbiamo ricevuto, poche ore prima della discussione, un documento 'minimal' che lascia in sospeso un percorso governativo che rischia di deflagrare alla prima contrapposizione fra le parti".

"I problemi - incalza la consigliere regionale - che solo qualche settimana fa sembravano insuperabili, oggi, vengono derubricati a semplice dialettica politica. Tuttavia, ci sono alcuni passaggi che preoccupano non poco: la ricerca disperata di un appiglio per fare una forzatura costituzionale per ottenere il terzo mandato che, sebbene lo neghi, è tanto desiderato dal presidente della nostra Regione e che si fa portatore anche degli altri presidenti regionali; il dichiarare che, se la sanità è allo sbando è perché è stata ereditata, come se non fosse possibile modificarla dopo sette anni di governo senza soluzione di continuità, ovvero con lo stesso assessore; il mascherare come opere indispensabili quelle mega infrastrutture che vengono spacciate per installazioni necessarie a mitigare i rischi ambientali, ovvero superare quei fastidiosi orpelli dettati dalle tutele paesaggistiche che, vorrei sommessamente ricordare, sono posti addirittura tra i principi costituzionali".

"Nessuna parola sulla doppia preferenza di genere - rimarda ancora Pellegrino -, nessuna per la mitigazione del clima, nessuna parola per le lavoratrici e lavoratori che fanno fatica ad arrivare a fine mese, nulla sulle difficoltà di una sanità che era stata presa ad esempio da esponenti nazionali di governo per criticare l'operato della Giunta. Abbiamo, invece, assistito a una difesa dello stesso Fedriga al suo operato, visto che oltre il 93% dell'attività legislativa è propria della sua Giunta, lasciando al Consiglio solamente le briciole. Non è stato detto nulla del pasticciaccio che aveva portato alla restituzione delle deleghe da parte di ben sette assessori".

"Il dibattito in corso - conclude Pellegrino - ha visto la Maggioranza difendere oggi, a spada tratta, l'operato della Giunta, come se la mozione fosse di censura e presentata dalla minoranza e non da chi governa la Regione da oltre sette anni". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)