GOVERNO FVG/11. DICH. VOTO: MARTINES, CARLI, MORANDINI, MAZZOLINI
(ACON) Trieste, 25 giu - Francesco Martines (Pd) si è detto
convinto di tre cose: "Il terzo mandato, prima o poi, arriverà
all'attenzione nazionale e sarà risolto dal Governo; secondo, non
so quanto i cittadini abbiano capito di tutto questo ambaradan su
crisi e non crisi, ma rispetto alla scorsa legislatura è indubbio
che oggi Fratelli d'Italia abbia un numero di consiglieri che si
è rafforzato e questo rallenterà il percorso decisionale su
alcuni temi, come già avvenuto per la sanità; da ultimo, se non
abbiamo votato il programma nel 2023, come facciamo a votare una
mozione che di fatto non modifica nulla su quel programma?".
Martines ha quindi approfittato per chiedere che nella nuova
legge elettorale sia tolta la disparità tra i Comuni con più di
3mila abitanti, dove il sindaco che si ricandida deve prima
dimettersi, e quelli che ne hanno meno e non sono necessarie le
dimissioni anticipate.
Nessuna novità, per Andrea Carli (Pd), dai contenuti della
mozione, "a parte aver capito l'esigenza, per la Maggioranza, di
cambiare la legge elettorale e aver sentito il presidente Fedriga
dire che il suo ruolo all'interno della Giunta è una fatica e,
tutto sommato, avrebbe ben altre cose da fare rispetto al terzo
mandato. Ma a me piacerebbe entrare nel merito dei grandi
problemi irrisolti del territorio e sentire non solo dire che
sono stati messi molti soldi, ma che quei problemi hanno trovato
una soluzione". Inoltre, per Carli "nessuno dubitava che la
coalizione avrebbe retto, ma andrebbe fatta chiarezza affinché
non si pensi che tutto è terminato solo grazie alla
contrattazione politica all'interno della Maggioranza".
Edy Morandini (Fedriga presidente) ha voluto rimarcare che "la
questione del terzo mandato nella mozione 158 non c'entra nulla,
è più un'ossessione delle Opposizioni che ne hanno parlato
continuamente" e ha voluto ricordare che "il M5S è nato con il
dogma dei due mandati. Oggi, secondo me giustamente, hanno
cambiato questa norma, ma vale solo per loro e non per gli
altri". Ha quindi accusato il Centrosinistra di "cavalcare il no
su tutto, mentre noi proponiamo temi importanti". Infine un
accenno "al rispetto che si deve tenere in Aula verso tutto ciò
di cui si discute" e si è detto "dispiaciuto nel sentire parole
come commedia o teatrino. Invito chi li ha dette, a rivalutare i
destinatari di tali parole".
Per Stefano Mazzolini (Fedriga presidente) "il Centrodestra ha
una forza e un coraggio tali da poter dare le risposte necessarie
alle esigenze del territorio, basti vedere il traforo di Monte
Croce Carnico e la strada Sequals-Gemona, mentre le Opposizioni
propongono solo contrarietà". Inoltre, per Mazzolini "non è
possibile che la Minoranza abbia, in percentuale, più consiglieri
della Maggioranza: c'è un evidente sbilanciamento nel sistema
elettorale. Il presidente Fedriga è la garanzia e il garante di
ciò che si sta facendo in Friuli Venezia Giulia; il
Centrosinistra non è stato in grado di dare sicurezza alla
crescita del nostro territorio, noi sì".
11 - segue
ACON/RCM-fc