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GOVERNO FVG/11. DICH. VOTO: MARTINES, CARLI, MORANDINI, MAZZOLINI

25.06.2025
16:38
(ACON) Trieste, 25 giu - Francesco Martines (Pd) si è detto convinto di tre cose: "Il terzo mandato, prima o poi, arriverà all'attenzione nazionale e sarà risolto dal Governo; secondo, non so quanto i cittadini abbiano capito di tutto questo ambaradan su crisi e non crisi, ma rispetto alla scorsa legislatura è indubbio che oggi Fratelli d'Italia abbia un numero di consiglieri che si è rafforzato e questo rallenterà il percorso decisionale su alcuni temi, come già avvenuto per la sanità; da ultimo, se non abbiamo votato il programma nel 2023, come facciamo a votare una mozione che di fatto non modifica nulla su quel programma?". Martines ha quindi approfittato per chiedere che nella nuova legge elettorale sia tolta la disparità tra i Comuni con più di 3mila abitanti, dove il sindaco che si ricandida deve prima dimettersi, e quelli che ne hanno meno e non sono necessarie le dimissioni anticipate.

Nessuna novità, per Andrea Carli (Pd), dai contenuti della mozione, "a parte aver capito l'esigenza, per la Maggioranza, di cambiare la legge elettorale e aver sentito il presidente Fedriga dire che il suo ruolo all'interno della Giunta è una fatica e, tutto sommato, avrebbe ben altre cose da fare rispetto al terzo mandato. Ma a me piacerebbe entrare nel merito dei grandi problemi irrisolti del territorio e sentire non solo dire che sono stati messi molti soldi, ma che quei problemi hanno trovato una soluzione". Inoltre, per Carli "nessuno dubitava che la coalizione avrebbe retto, ma andrebbe fatta chiarezza affinché non si pensi che tutto è terminato solo grazie alla contrattazione politica all'interno della Maggioranza".

Edy Morandini (Fedriga presidente) ha voluto rimarcare che "la questione del terzo mandato nella mozione 158 non c'entra nulla, è più un'ossessione delle Opposizioni che ne hanno parlato continuamente" e ha voluto ricordare che "il M5S è nato con il dogma dei due mandati. Oggi, secondo me giustamente, hanno cambiato questa norma, ma vale solo per loro e non per gli altri". Ha quindi accusato il Centrosinistra di "cavalcare il no su tutto, mentre noi proponiamo temi importanti". Infine un accenno "al rispetto che si deve tenere in Aula verso tutto ciò di cui si discute" e si è detto "dispiaciuto nel sentire parole come commedia o teatrino. Invito chi li ha dette, a rivalutare i destinatari di tali parole".

Per Stefano Mazzolini (Fedriga presidente) "il Centrodestra ha una forza e un coraggio tali da poter dare le risposte necessarie alle esigenze del territorio, basti vedere il traforo di Monte Croce Carnico e la strada Sequals-Gemona, mentre le Opposizioni propongono solo contrarietà". Inoltre, per Mazzolini "non è possibile che la Minoranza abbia, in percentuale, più consiglieri della Maggioranza: c'è un evidente sbilanciamento nel sistema elettorale. Il presidente Fedriga è la garanzia e il garante di ciò che si sta facendo in Friuli Venezia Giulia; il Centrosinistra non è stato in grado di dare sicurezza alla crescita del nostro territorio, noi sì".

11 - segue ACON/RCM-fc



  • Francesco Martines (Pd)
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  • Andrea Carli (Pd)
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  • Edy Morandini (Fedriga presidente)
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  • Stefano Mazzolini (Fedriga presidente)
    Stefano Mazzolini (Fedriga presidente)
  • I lavori dell'Aula
    I lavori dell'Aula