SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): PREOCCUPAZIONE PER CHIUSURA RSA DI ROVEREDO
(ACON) Trieste, 26 giu - "Una scelta sbagliata nel merito e nel
metodo, che rischia di arrecare danni significativi al sistema
sociosanitario del territorio, ai lavoratori e ai cittadini".
Così, in una nota, Marco Putto, consigliere Regionale di Patto
per l'Autonomia - Civica Fvg sulla decisione assunta dall'Azienda
sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) di chiudere la Rsa di
Roveredo in Piano entro il prossimo 31 luglio e contestualmente
trasferire i servizi di neuropsichiatria infantile da Pordenone
alla stessa struttura.
"Una procedura opaca e calata dall'alto - sottolinea Putto - che
ha escluso qualsiasi coinvolgimento preventivo delle istituzioni
locali, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, i quali
sono stati informati a giochi ormai fatti. Un comportamento che
lede i principi di trasparenza, partecipazione e buona
amministrazione, soprattutto in materia di sanità pubblica e
servizi essenziali".
"La chiusura della Rsa comporterà ripercussioni molto gravi -
elenca l'esponente dei civici - come lo spostamento forzato di 14
ospiti verso la sede di Sacile; l'incertezza occupazionale per 34
operatori, solo 4 dei quali saranno ricollocati a Sacile, mentre
per gli altri si profilano trasferimenti non sostenibili o
addirittura la perdita del lavoro; la perdita secca di 24 posti
letto per anziani non autosufficienti, in un momento in cui la
domanda per l'assistenza agli anziani è in forte crescita".
Non meno preoccupante, per il civico, è "il trasferimento della
neuropsichiatria infantile a Roveredo, decisione che rischia di
minare l'efficacia dell'assistenza sanitaria ai minori.
"Si rompe un delicato equilibrio - afferma - perché si sposta un
servizio specialistico di alta complessità lontano dalla rete
integrata dei servizi sociosanitari con cui deve operare in
stretta sinergia: ginecologia, psicologia, materno-infantile e
servizi Sociali. Una scelta illogica che va contro ogni buona
prassi in ambito evolutivo e terapeutico".
Il consigliere evidenzia inoltre "la contraddizione nell'utilizzo
della struttura di Roveredo: Ritenuta inadatta per ospitare una
Rsa, viene improvvisamente considerata idonea per un servizio
ancora più specialistico. Dove sono le valutazioni tecniche e
cliniche che giustificano questo cambio di rotta? Chi ha
partecipato a queste decisioni?"
Putto esprime forte preoccupazione per una tendenza più ampia che
sembra emergere in ambito regionale: "La progressiva riduzione
dei servizi pubblici e la parallela valorizzazione del privato
convenzionato stanno disegnando una sanità a due velocità, dove a
perdere è la coesione sociale e territoriale".
Alla luce di quanto sopra, il consigliere Putto ha depositato
un'articolata interrogazione alla Giunta regionale, chiedendo
"chiarimenti sulle motivazioni della chiusura della Rsa e sulla
tempistica comunicativa, garanzie per la tutela occupazionale dei
lavoratori; una rivalutazione complessiva della strategia
sanitaria regionale nel Pordenonese, e le eventuali alternative
per mantenere i servizi di neuropsichiatria a Pordenone".
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