PORTO TRIESTE. RUSSO (PD): CACCIATA TORBIANELLI, FEDRIGA DOV'ERA?
(ACON) Trieste, 26 giu - "La Destra, sul porto di Trieste, sa
solo litigare per le poltrone. Il presidente Fedriga, che
speriamo da oggi smetta di pensare al terzo mandato, ha avuto la
sfacciataggine di affermare che 'non commenta scelte che non sono
di sua competenza'. Allora chiarisca se, come da più parti
riportato, era presente nella stanza in cui è stato imposto al
commissario Gurrieri di cacciare il segretario generale
Torbianelli da lui appena nominato e se ha avallato quella
decisione così scandalosa".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco
Russo (Pd) replicando alla risposta che oggi la Giunta regionale
ha dato all'interrogazione attraverso la quale chiedeva
chiarimenti sulla "situazione di stallo sul Porto di Trieste".
"Come ha detto l'ex presidente D'Agostino - continua Russo - le
intromissioni della politica in questo campo 'sono un'usanza
barbara solo italiana'. Però, in tutta Italia, le nomine ai
vertici delle Autorità portuali sono bloccate dal conflitto tra
il ministro Salvini e il partito della presidente Meloni. Veder
tornare le pratiche che hanno bloccato il porto di Trieste per
decenni sarebbe già grave, ma lo è tanto più in una situazione di
difficoltà che avrebbe bisogno di una dirigenza pienamente
operativa".
Il porto di Trieste, ricorda ancora Russo, "ha perso nell'ultimo
anno il 45,4 per cento dei Teu movimentati con un dato ancora più
preoccupante in Molo VII che scende addirittura del 63,77%. Se
nel frattempo il porto di Fiume cresce del 16% nel primo
trimestre 2025, forse chi governa a Roma e in Regione ci eviterà
la scusa della congiuntura internazionale e qualche esponente di
Centrodestra sarà costretto a prendersi la responsabilità di uno
stallo ormai inaccettabile".
ACON/COM/fa