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EDILIZIA/1. DDL 54, MAGGIORANZA: AGGIORNA E SEMPLIFICA REGOLE IN FVG

01.07.2025
14:38
(ACON) Trieste, 1 lug - "Il disegno di legge 54, di modifica del Codice regionale dell'edilizia, recepisce il decreto legge Salva Casa del 2024 e compie un passo rilevante verso una maggiore semplificazione delle procedure edilizie e la promozione della rigenerazione urbana". "Introduce degli importanti aggiornamenti segnalati dal territorio e dagli ordini professionali legati al mondo dell'edilizia". "Inserisce migliorie dettate in sede statale, ma armonizzate al contesto regionale di settore in un ambito di esclusiva competenza legislativa per il Friuli Venezia Giulia". "Nasce dal dialogo con il territorio, con i professionisti e con i Comuni per razionalizzare il sistema edilizio con norme chiare, introdurre tolleranze costruttive più eque e snellire le pratiche".

A commentare così il ddl 54, giunto all'attenzione dell'Aula pochi giorni dopo l'approvazione del ddl 36 sul recupero del patrimonio immobiliare privato, sono i quattro relatori per la maggioranza: Elia Miani (Lega), Igor Treleani (Fratelli d'Italia), Mauro Di Bert (Fedriga presidente) e Michele Lobianco (Forza Italia).

Da loro, anche i contenuti del provvedimento: l'articolo 1 aggiorna la nozione di superficie coperta e di distanze edilizie, escludendo dal computo le vetrate panoramiche amovibili (Vepa), pergotende e tende a pergola; il 2 recepisce modifiche nazionali e amplia il novero degli interventi eseguibili senza titolo abilitativo (Vepa fino a 40 mq, tende e pergole leggere, purché non creino nuovi volumi); il 3 specifica che, in caso di manutenzione ordinaria interna, il professionista può presentare solamente gli elaborati grafici che descrivono lo stato reale dell'asset dopo i lavori riducendo la burocrazia ed evitando così di presentare un'ulteriore pratica edilizia; il 4 permette di accettare modeste riduzioni di altezza a fronte di interventi di efficientamento energetico o miglioramento acustico, senza pregiudicare in alcun senso i requisiti igienico-sanitari; il 5 amplia la disciplina del recupero abitativo dei sottotetti rendendoli più attrattivi per potenziali acquirenti o inquilini; il 6 precisa che difformità minori sulle parti comuni non incidono sullo stato legittimo delle unità immobiliari.

E ancora: l'articolo 7 introduce un sistema di tolleranze costruttive parametrato alla superficie dell'immobile (più piccola è l'unità, maggiore è la tolleranza) e dettaglia le tolleranze esecutive con effetto retroattivo fino al 24 maggio 2024; l'8 razionalizza il sistema sanzionatorio, prevede proroghe per la demolizione in caso di disagio socioeconomico, introduce l'alienazione dei beni abusivi acquisiti; il 9 consente all'ente pubblico proprietario di un terreno di chiedere al Comune il mantenimento di interventi edilizi realizzati abusivamente, purché non contrastino con interessi pubblici rilevanti (urbanistici, ambientali, paesaggistici, di sicurezza) e previa acquisizione dei necessari pareri da parte delle autorità competenti; il 10 e l'11 intervengono in materia di sanatorie edilizie, semplificando le condizioni per il permesso di costruire o la Scia in sanatoria, e prevedono la possibilità di sanare interventi su immobili con vincolo paesaggistico, previa acquisizione dei pareri necessari entro tempi certi; il 12 introduce una maggiorazione del 40% del contributo di costruzione in caso di ritardi superiori a 60 giorni; il 13 chiude con l'entrata in vigore della norma il giorno successivo alla pubblicazione sul Bur.

Altro punto di riflessione comune per Miani, Treleani, Di Bert e Lobianco è che non si tratta assolutamente di una sanatoria, ma di tolleranza costruttiva ed esecutiva per risolvere situazioni di piccola entità a oggi insanabili.

"Le previsioni in esame - ha detto Miani - sono mosse per un verso dall'interesse alla riqualificazione delle unità immobiliari interessate da lievi difformità, per l'altro dall'interesse dell'intero settore casa e del mercato delle abitazioni nell'ottica del completo utilizzo degli edifici che, a causa di rigidità amministrative non sorrette da reali esigenze di tutela dell'interesse pubblico, non sono pienamente commerciabili. Diciamo quindi basta alla burocrazia irragionevole".

"È un testo tecnico, scevro da condizionamenti politici - gli ha fatto eco Treleani - e che interviene sulle attività di edilizia libera e asseverata, sulla segnalazione certificata di agibilità, sul recupero di sottotetti, sulle misure di tolleranza, sugli interventi in assenza di permessi di costruire in totale difformità o con variazioni essenziali, sugli interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà pubblica, su permessi di costruire in sanatoria. Semplificare le pratiche per mantenere l'agibilità negli edifici esistenti, così come introdurre tolleranze per interventi di efficientamento energetico, non significa condonare".

"Promuove interventi - ha proseguito Di Bert - in grado di semplificare la vita delle persone e attrarre investimenti, di sburocratizzazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi di settore senza perdere di vista la rigenerazione urbana per scongiurare lo spopolamento dei centri storici, in particolare dei piccoli e medi Comuni. Tutto ciò, ci tengo a ricordarlo, in attesa del nuovo Piano di governo del territorio e della nuova legge urbanistica, alla quale non mancheremo come Gruppo Fedriga presidente di fornire tutto il supporto necessario".

"Questo ddl è una risposta moderna ed equilibrata alle esigenze di cittadini, imprese e professionisti. Nasce dalle difficoltà riscontrate nella pratica quotidiana di ristrutturare. Forza Italia - ha chiosato Lobianco - ribadisce un principio in cui crede da sempre: prima di costruire nuovi edifici, occorre recuperare e valorizzare l'esistente. È in questa logica che si combatte davvero il consumo di suolo e si promuove uno sviluppo sostenibile. Questo provvedimento testimonia la centralità che FI attribuisce alla casa come bene primario, diritto da tutelare, realtà da facilitare".

1 - segue ACON/RCM-fc



  • I lavori dell'Aula per l'esame del ddl 54
    I lavori dell'Aula per l'esame del ddl 54
  • Elia Miani (Lega)
    Elia Miani (Lega)
  • Igor Treleani (FdI)
    Igor Treleani (FdI)
  • Mauro Di Bert (Fedriga presidente)
    Mauro Di Bert (Fedriga presidente)
  • Michele Lobianco (Forza Italia)
    Michele Lobianco (Forza Italia)