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EDILIZIA/2. DDL 54, MINORANZA: VA A SANARE SOLO CONTENZIOSI MINORI

01.07.2025
14:38
(ACON) Trieste, 1 lug - Dopo le relazioni di maggiornaza, spazio a quelle di minoranza relativamente al disegno di legge 54 di modifica alla legge regionale 19 del 2009, Codice regionale dell'edilizia, con interventi affidati a Massimo Mentil (Pd), Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Serena Pellegrino (Avs).

Un provvedimento "proposto dalla Giunta come un ulteriore intervento nell'ottica della semplificazione normativa" secondo Mentil. "Una norma frutto non di un obbligo ma di una precisa scelta che l'Amministrazione ha compiuto in considerazione della competenza esclusiva che la nostra Regione esercita in materia" ma che "indebolisce l'orientamento dato dall'ente". Per il dem, inoltre, è importante definire se "questa normativa troverà spazio all'interno di una cornice o se i singoli provvedimenti discussi e votati in Aula detteranno la linea politica del piano di governo del territorio". Nella relazione, focus sulle problematiche inerenti vetrate panoramiche e tolleranze di costruzione. Netta contrarietà è stata espressa per la possibilità per i Comuni "di alienare i beni per cui sia stato accertato un abuso e che siano acquisiti dal Comune stesso".

"Maggiore incisività a più di un anno dall'emanazione della normativa nazionale era attesa elaborando una disciplina organica e autonoma sul tema e non limitandosi, come in questo caso, a una ricezione parziale e frammentaria di principi e modelli predisposti a livello nazionale" ha invece affermato Putto, sottolineando come la norma in discussione contenga disposizioni utili "a risolvere situazioni di irregolarità edilizia di modesta entità, spesso dovute a errori formali o modifiche esecutive marginali rispetto ai titoli autorizzativi. In tal senso, si comprende l'obiettivo della legge di rendere possibile la regolarizzazione di interventi minori, evitando inutili contenziosi e facilitando la commerciabilità degli immobili". Il ddl 54 viene inoltre definito "una sanatoria diffusa".

Forti perplessità sono state infine espresse, come per il Pd, sulla prerogativa di alienazione di immobili acquisiti per abuso edilizio dai Comuni, secondo quanto dettato dall'articolo 8 e "per l'assenza di un ciclo di audizioni che avrebbe consentito di ascoltare i pareri degli ordini professionali, delle associazioni di categoria, dei tecnici comunali e degli operatori del settore. Il confronto diretto con gli stakeholder, come dimostrato nell'iter del disegno di legge 36, può portare a miglioramenti significativi e a una maggiore aderenza alle esigenze reali del territorio". Sconcerto e disapprovazione sono stati espressi alla luce della presentazione degli emendamenti "che stravolgono l'articolato, con ulteriori sanatorie".

"Una materia delicata" per Pellegrino, con un "forte impatto sui cittadini". Un testo normativo che "risente di una certa indeterminatezza espressiva che, a nostro giudizio, rischia di generare possibili criticità applicative da parte degli uffici comunali competenti o, peggio ancora, plurivoca nell'applicazione della norma sul territorio regionale". Secondo l'esponente di Alleanza Verdi Sinistra, durante i lavori di Consiglio "occorrerà compiere lo sforzo di trovare espressioni più circostanziate al fine di perimetrare con maggiore chiarezza le diverse disposizioni, anche laddove ciò dovesse comportare una formulazione lessicale ed espressiva differente dalla norma nazionale e perfino da quella regionale su cui interviene la presente disciplina modificativa".

Servono chiarimenti su modifiche minime degli edifici e in merito alla disciplina sulle vetrate panoramiche, così come per gli interventi edilizi di recupero dei sottotetti che "hanno assunto il carattere di una questione strategica non solo nelle grandi città ma anche nel rimanente territorio della nostra regione, soprattutto per l'incidenza che il tema ha nei confronti dell'inderogabilità delle strategie per il contenimento del consumo di suolo".

Pellegrino ha concluso la sua relazione con un focus sulla "sanatoria di edifici o di parti di unità immobiliari realizzati in difformità al progetto presentato e ricadenti in aree ove vi è il vincolo paesaggistico", un argomento che ha animato il dibattito pubblico per il quale viene chiesta chiarezza viste le regole regionali più stringenti rispetto a quanto contemplato dal decreto nazionale Salva Casa.

2 -segue ACON/MV-fc



  • I lavori dell'Aula
    I lavori dell'Aula
  • Massimo Mentil (Pd)
    Massimo Mentil (Pd)
  • Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)