EDILIZIA. MENTIL (PD): RECEPIRE SALVA CASA È SCELTA POLITICA
(ACON) Trieste, 1 lug - "L'intervento della Giunta che recepisce
il cosiddetto 'decreto Salva casa", non è per il Fvg un obbligo:
si tratta dunque di una scelta politica per una Regione a Statuto
speciale, che al limite può anche essere condivisa, ma
necessitava alla base di una strategia generale ben chiara e di
un maggior approfondimento".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Mentil,
relatore di minoranza del disegno di legge 54, "Modifiche alla
legge regionale 11 novembre 2009, numero 19, Codice regionale
dell'edilizia" votato oggi dal Consiglio regionale e sul quale il
gruppo del Pd ha espresso voto contrario.
Secondo Mentil "non ha senso recepire un decreto quanto
esercitando la specialità si potrebbe intervenire in maniera
migliorativa rispetto alla legge regionale precedente. Questo
provvedimento indebolisce l'orientamento che la Regione ha dato
nel corso degli anni alla materia edilizia e urbanistica. Questo
avviene, peraltro, in contemporanea con la discussione sul
disegno di legge 36 che nelle sue finalità, con importanti
risorse messe a disposizione, pone in primo piano il recupero del
patrimonio immobiliare inutilizzato".
Diverse modifiche, continua "anche nelle previsioni puntuali di
alcuni interventi hanno il sapore di interventi mirati a sanare e
condonare situazioni esistenti, prestando il fianco a rischi di
logiche speculative. Ultimo argomento che ci lascia fortissime
perplessità e netta contrarietà è quello relativo alla
possibilità per i Comuni di alienare i beni per cui sia stato
accertato un abuso e che siano acquisiti dal Comune stesso. I
Comuni non possono diventare un'agenzia immobiliare: sono un ente
istituzionale".
"La discussione odierna - conclude Mentil - non ha contributo ad
avere un epilogo diverso dall'esprimere contrarietà a questo
disegno di legge, ma ha solo confermato più lo spirito di una
sanatoria che un intervento per migliorare un impianto normativo
a favore dei cittadini".
ACON/COM/sm