AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): BENE ASSESSORE SU NO A GRANDE EOLICO
(ACON) Trieste, 11 lug - "Il problema dei siti orfani, ovvero
di quei luoghi distrutti da industrie invasive che vengono chiusi
senza essere bonificati, è un problema spinoso. Il principio del
'chi ha inquinato l'ambiente paghi il ripristino' è ancora molto
lontano dall'essere messo completamente in atto. Chi ha prodotto
chiude con i suoi utili mentre gli oneri ambientali rimangono a
carico della collettività, esattamente come sta accadendo con la
bonifica delle 'terme romane' di Monfalcone, inquinate
dall'attività della ex centrale a carbone".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, che è anche vicepresidente della
commissione Ambiente, a margine della discussione in I
Commissione integrata sulla legge di assestamento. "Ho chiesto
all'assessore all'Ambiente quali azioni vengano messe in campo su
quei siti ancora inquinanti e attivi, dal momento che è molto più
facile bonificare quando le aziende sono in attività, ma al
momento non ho ricevuto alcuna risposta".
Dopo una lunga disamina sulle proposte emendative
dell'assessorato "ho ritenuto di sottoporre all'assessore
Scoccimarro la questione relativa alle aree idonee e non idonee
all'insediamento di impianti industriali per la produzione di
energia rinnovabile come fotovoltaico, eolico e biogas che si
inseriscono sempre più in aree sensibili con conseguenze sul
territorio. Interventi fortemente impattanti che se non incidono
sulle popolazioni residenti impattano sul paesaggio".
"Un esempio su tutti è dato dall'impianto di Pagnacco di biogas
il cui progetto è stato ritirato solo dopo una forte agitazione
della popolazione, per poi promuoverlo in un'area altrettanto
sfavorevole dal punto di vista paesaggistico. Quello che
preoccupa è che le normative sono scritte pensando più a chi fa
economia piuttosto che ecologia. Business as usual. Così come
risulta fortemente incisivo, sul bellissimo versante ovest delle
valli del Natisone un impianto eolico dalle dimensioni
assolutamente fuori scala", prosegue la consigliera di
opposizione.
"Con favore abbiamo scoperto che anche l'assessore non ha un
approccio favorevole nei confronti di questi due progetti,
manifestando palesi perplessità. In particolare sull'eolico di
grandi proporzioni, ha affermato che non saranno approvati
progetti di quella natura su tutto il territorio regionale
mentre, sulla mia sollecitazione in merito alla proposta accolta
con un ordine del giorno di indagare sul micro e il mini eolico,
l'assessore ha confermato che si sta procedendo con gli studi che
verranno esposti in autunno in commissione".
"Sulle proposte di grandi impianti che producono energia da fonti
rinnovabili saremo vigili, senza pregiudizi, ma avendo chiaro il
confine che c'è tra speculazione economica e rispetto per
l'ambiente", spiega ancora l'esponente di Avs.
Pellegrino conclude con un monito rivolto all'assessore, che ha
risposto glissando: "Mi auguro che dall'assessorato non arrivino,
la settimana prossima durante la discussione in Consiglio, degli
emendamenti talmente corposi da essere paragonati a disegni di
legge come è già successo durante l'approvazione di altre leggi
di bilancio proposte dalla Giunta".
ACON/COM/fa