TAGLIAMENTO. CAPOZZI (M5S): GIUNTA FEDRIGA SIA CHIARA CON I CITTADINI
(ACON) Trieste, 15 set - "Vogliamo chiarezza e trasparenza sul
Tagliamento, area per la quale da anni aspettiamo il parere di un
luminare delle acque. Ormai, però, tutti stanno comprendendo a
cosa siano stati dovuti gli anni di stallo nel realizzare le
opere realmente necessarie, che non sono le due traverse di
Madrisio e Dignano, bensì quelle previste da una decina d'anni e
mai realizzate nel basso corso del fiume per mettere realmente in
sicurezza le frazioni di Latisana e Lignano Sabbiadoro".
Lo rimarca, in una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), nuovamente decisa "a chiedere e a
ottenere delucidazioni non solo riguardo i progetti che non
vengono portati avanti, ma anche su quelli che invece si
sviluppano lungo il re dei fiumi alpini".
"Abbiamo appreso, senza peraltro alcuno stupore, che la Regione
Veneto - aggiunge l'esponente pentastellata - ha voluto
modificare le portate di una possibile alluvione del Tagliamento,
facendo in modo che sia il Friuli Venezia Giulia a dover smaltire
la maggior parte delle acque. Ribaltando, così, le previsioni che
da sempre prevedevano di implementare il canale Cavrato in
Veneto, tra Cesarolo e la laguna di Bibione".
"Dalle notizie circolate in Veneto attraverso gli organi di
informazione - precisa Capozzi - apprendiamo anche che alcuni
imprenditori avrebbero avanzato la richiesta di edificare un
nuovo hotel, con annesse residenze e un'area wellness per 31
milioni di euro, ai quali verrebbero aggiunti circa 6 milioni di
euro ulteriori per potenziare le infrastrutture del fronte
marittimo, le nuove passeggiate pedonali, la riqualificazione
della marina e un sistema idraulico con il quale, si legge,
trasformare Bibione Pineda in un'autentica 'oasi green'. Peccato
che, per realizzare tutto ciò, verrebbero asfaltati circa 50
ettari di terreni rimasti fino a oggi intatti".
"Come è giusto che sia - sottolinea la rappresentante del M5S -
sarà il Consiglio comunale di San Michele al Tagliamento a
esprimersi in merito alla fattibilità dell'opera. A noi, invece,
rimane il dubbio che questa decisione sia possibile solo se
l'Autorità di Bacino e le due Regioni coinvolte, chiamate a
gestire le portate del Tagliamento, decideranno di salvaguardare
proprio i terreni sui quali gli investitori vogliono realizzare
la ventilata struttura turistica".
"Ovviamente, vorremmo essere smentiti da qualcuno. Sono ormai
troppi anni - conclude Capozzi - che continuiamo a dire che, per
mettere in sicurezza Latisana e Lignano, le proposte ci sono e
non per forza vanno individuate nelle traverse su Madrisio e
Dignano. Ora ci auguriamo che i sindaci della Bassa friulana
capiscano e reagiscano per difendere gli interessi dei nostri
cittadini".
ACON/COM/fa