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FAMIGLIA. PELLEGRINO (AVS): DDL 59, DUBBI SU GESTIONE IMMIGRAZIONE

19.09.2025
10:10
(ACON) Trieste, 19 set - "Quello illustrato dall'assessora Rosolen in VI Commissione è un provvedimento che nelle premesse non può che trovarmi d'accordo, ma dalle prime battute esplicitate nella relazione illustrativa mi lascia particolarmente confusa e dubbiosa".

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) in merito all'illustrazione ddl 59 "Disposizioni in materia di Innovazione sociale per lo sviluppo e attrattività Fvg".

"Ho posto alcune domande su un provvedimento molto corposo con un articolato normativo che avrà delle ricadute sulle famiglie della nostra regione nel medio e lungo periodo - spiega la consigliera di Opposizione -. Dall'illustrazione sembra il libro dei sogni facilmente sottoscrivibile ma che, nella sua declinazione e applicazione, mi trova molto perplessa, soprattutto quando emerge che la sua attuazione è una sorta di piano inclinato che trasferirà inevitabilmente ai privati l'azione e l'attività di quello che dovrebbe, invece, essere prerogativa del servizio pubblico in ambito sociale".

"Utilizzare la frase 'sbaragliando il modello' per spiegare che quello che si è fatto finora deve essere modificato e, successivamente, si esplicita che il nuovo assetto normativo prevede di trasferire al privato le competenze proprie del pubblico, mi lascia quanto meno basita - continua Pellegrino -. Non credo che questa sia la soluzione migliore e credo che il modello debba essere strutturale e che possa avere delle ricadute positive anche quando non dovessero esserci le casse della Regione particolarmente ricche".

"Ma cosa succederà quando il trend cambierà? - si domanda l'esponente di Avs - I nostri lavoratori e soprattutto i giovani laureati preferiscono lasciare la nostra regione per la precarietà del mondo del lavoro, i bassi stipendi e perché i servizi sono carenti soprattutto per quanto riguarda la genitorialità. È stato affermato dall'assessora che le politiche immigratorie incontrollate e l'immissione di lavoratori stranieri nel mercato non possono contrastare la crisi demografica e la mancanza di manodopera e che possono essere parte della soluzione solo se si è capaci di superare il decreto flussi che hanno generato gli arrivi irregolari".

"Ovviamente non è nelle nostre prerogative modificare quei decreti nazionali che, a suo dire, hanno fallito anche rispetto alle reali necessità del tessuto produttivo. Non è stato chiaro, dalla risposta dell'assessora, come intende by-passare il decreto flussi e i suoi effetti negativi. Non vorremmo - conclude Pellegrino - che si volesse prelevare nuova forza lavoro direttamente da alcuni paesi poveri, come il Ghana, così come si è più volte espresso il presidente di Confindustria Alto Adriatico". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)