SALUTE. FASIOLO (PD): ALZHEIMER E MALATTIE DEMENTIGENE, FARE DI PIÙ
(ACON) Trieste, 22 set - "Nella giornata mondiale
dell'Alzheimer necessitiamo di centri diurni per una migliore
assistenza ai malati. Non bastano nuove sperimentazioni di
domiciliarità, chi ritiene possa risolversi così il problema si
illude e dimostra di non aver sperimentato la complessità
dell'Alzheimer". Lo scrive, in una nota, la consigliera regionale
del Pd Laura Fasiolo.
"Avevo espresso soddisfazione lo scorso anno per l'accoglimento
in Aula regionale di un mio odg, collegato alla legge di
assestamento di bilancio, per migliorare l'offerta
sociosanitaria. L'incremento di anziani affetti da patologie
dementigene in generale e da Alzheimer rasenta le 40mila persone
e Il Friuli Venezia Giulia dovrà affrontare, con l'invecchiamento
della popolazione, più di altre regioni, la risposta a grandi
bisogni", aggiunge la consigliera dem.
"La delibera giuntale che lo scorso anno avevo richiamato, la
1413/23 (Pdta, Piano diagnostico terapeutico assistenziale) sui
percorsi di cura delle persone con malattie dementigene, è stata
una piccola risposta a un sistema che vede un'offerta carente:
necessario potenziare i centri diurni in tutto il territorio
regionale, incluso l'Isontino, con risposte assistenziali
residenziali e domiciliari. Va rafforzato un approccio integrato
alla gestione delle demenze, valorizzato il ruolo della rete
sociosanitaria regionale, va garantita la continuità
assistenziale, diagnosi tempestive e sostegno reale alle
famiglie, non solo "prime custodi" ma spesso affaticate custodi
di un percorso di cura molto complesso", si legge ancora nel
comunicato.
"È centrale il supporto ai familiari che si prendono carico dei
propri cari, e che per questo motivo si trovano costretti persino
a rinunciare al percorso lavorativo. Abbandonare una carriera
per la funzione di caregiver è un atto che richiede rinunce
importanti, fino a chiudere con un progetto di vita e perciò le
risposte devono essere molto significative.
La complessità delle patologie neurodegenerative in generale
richiede a maggior ragione che vadano messe a disposizione
risorse per potenziare gli interventi già avviati e vengano
introdotte azioni innovative - conclude Fasiolo - con l'uso di
nuove tecnologie e relativi percorsi formativi degli operatori".
ACON/COM/fa