LAVORO. VI COMM: OK A MAGGIORANZA A DDL ROSOLEN SU INNOVAZIONE SOCIALE
(ACON) Trieste, 7 ott - Ultime battute nella VI Commissione
permanente, presieduta da Roberto Novelli (FI), sul ddl 59,
Disposizioni in materia di innovazione sociale per lo sviluppo e
l'attrattività del territorio regionale, prima del suo passaggio
all'esame dell'Aula.
Il provvedimento, articolato in cinque Capi e 41 articoli e che
definisce un quadro organico di interventi a sostegno di
cittadini, famiglie e imprese per rafforzare il welfare
territoriale, è stato approvato a maggioranza con l'astensione
delle Opposizioni, nel corso della seduta odierna.
Ad aprire il dibattito, prima dell'esame dell'articolato, è stata
la consigliera Manuela Celotti (Pd), firmataria di alcuni
emendamenti poi ritirati per "favorire un confronto costruttivo
in Commissione". Celotti ha sottolineato "l'importanza di
definire standard regionali omogenei per i servizi alla persona,
in modo da garantire livelli di qualità ed equità su tutto il
territorio, indipendentemente da reddito e residenza".
Ha inoltre proposto "la creazione di un'Agenzia regionale per
l'innovazione sociale, quale organismo di coordinamento delle
diverse competenze delle Direzioni coinvolte, al fine di rendere
più efficiente l'attuazione delle misure previste". Infine, ha
anticipato che in Aula presenterà "ulteriori proposte di modifica
al disegno di legge".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha riconosciuto che "il ddl
affronta tematiche fondamentali per la regione", ma ha
evidenziato come "in alcune parti il testo risulti troppo
astratto e poco operativo". Il consigliere è intervenuto, in
particolare, sugli articoli dedicati agli strumenti digitali,
invitando "la Giunta a privilegiare soluzioni open source ed
evitare il ricorso a grandi multinazionali tecnologiche". Honsell
ha, inoltre, espresso "dubbi sull'efficacia delle misure previste
per il rafforzamento del potere d'acquisto dei lavoratori".
Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha definito il
ddl "ambizioso e potenzialmente positivo", ma ha invitato la
Giunta a "individuare soluzioni più concrete e differenziate,
capaci di rispondere alle diverse realtà territoriali".
L'esponente di Opposizione ha poi sottolineato "la necessità di
azioni più incisive sulle politiche abitative", ambito in cui nel
ddl ha rilevato "la mancanza di misure realmente innovative".
Secondo Bullian infatti è necessario "introdurre nel ddl norme
per favorire gli imprenditori che investono in case per i
lavoratori". Il consigliere ha anche richiamato l'attenzione
sulla "necessità di rendere il Friuli Venezia Giulia più
attrattivo per i cittadini di origine straniera che, pur avendo
ottenuto la cittadinanza italiana, spesso scelgono di trasferirsi
nuovamente all'estero". In questo constesto ha segnalato la
situazione del Centro per l'istruzione per adulti di Monfalcone,
che "necessita di interventi straordinari vista la forte presenza
di popolazione straniera nella zona".
In replica, l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen ha
chiarito che "gli articoli relativi alle politiche per l'abitare
definiscono una cornice generale, la cui attuazione sarà
disciplinata dalle leggi di settore". "L'obiettivo - ha precisato
- è coordinare le competenze di più Direzioni ed evitare
sovrapposizioni o interventi disordinati".
Rosolen ha poi sottolineato che "il provvedimento prevede un
ruolo attivo dei Comuni, con linee guida condivise elaborate
attraverso processi di concertazione territoriale".
Il ddl sarà discusso in Aula a fine mese: i relatori per la
Maggioranza saranno Novelli, Antonio Calligaris (Lega) e Markus
Maurmair (FdI), mentre per la Minoranza se ne occuperanno Honsell
e Celotti.
ACON/SM-fa