PARITÀ DI GENERE. MARTINES (PD): REGIONE SPINGA PER CERTIFICAZIONE
(ACON) Trieste, 8 ott - "La strada da fare per garantire una
vera parità di genere anche nel mondo del lavoro è ancora lunga.
L'esempio, però, è dinanzi a noi, con quello che ha fatto la
società Cafc spa, tra le prime grosse realtà di servizi pubblici
in Italia operante nel Sistema idrico integrato ad aver
intrapreso con il conseguimento della certificazione per la
parità di genere un percorso di miglioramento continuo, che ha
già portato a includere una rappresentanza sindacale all'interno
del Comitato guida aziendale appena costituito".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd) presente oggi a Udine nella sede della Camera di
commercio all'incontro "Contrattare la parità" organizzato dalla
Femca Cisl del Fvg.
"La Regione - prosegue Martines - segua questo esempio virtuoso e
spinga, dunque, con risorse dedicate e iniziative normative per
replicare questo buona pratica di certificazione nell'ambito di
tutti gli enti pubblici territoriali, le società partecipate, i
consorzi, le società pubbliche operanti nei servizi essenziali di
proprietà dei Comuni. Partire dal pubblico per creare una
cultura, che venga poi imitata nelle aziende private, perché in
regione, purtroppo, su 98 mila aziende presenti solo 659 sono
certificate".
"Il sindacato - continua l'esponente dem - oggi ha ricordato che
in Friuli Venezia Giulia l'occupazione femminile è cresciuta
raggiungendo valori superiori alla media nazionale anche se resta
il più basso del Nordest. Anche il gender gap mostra segnali
positivi, passando dai 13,4 punti percentuali del 2018 agli 11,6
del 2024. Nel 2025, in Friuli Venezia Giulia il salario orario
medio degli uomini è pari a 11 euro, mentre quello delle donne si
ferma a 8 euro".
"Da rilevare - spiega il consigliere . anche che la nostra
regione resta quella con il livello di occupazione femminile più
basso del Nordest, dietro al Trentino-Alto Adige (67,2%) e alla
Valle d'Aosta (68,4%)".
Questa tendenza, afferma ancora Martines, "va invertita: la
certificazione deve diventare uno strumento fra tanti altri per
affrontare il problema della parità di genere nel mondo del
lavoro, perché questa è una battaglia che deve interessare tutta
la società e non solo una parte, perché si tratta di un
imperativo etico, sociale ed economico di fronte al quale la
politica, tutta, non può sottrarsi".
ACON/COM/sm