ASSESTAMENTO BIS. MAGGIORANZA: 277 MLN FRUTTO DI UN SISTEMA VIRTUOSO
Le indicazioni di Calligaris (Lega), Maurmair (FdI), Di Bert (Fp)
e Cabibbo (FI)
(ACON) Trieste, 9 ott - In apertura della due-giorni di lavori
del Consiglio regionale dedicati alla manovra autunnale, il
cosiddetto Assestamento bis, i relatori della Maggioranza
(Antonio Calligaris per la Lega, Markus Maurmair per FdI, Mauro
Di Bert per Fp e Andrea Cabibbo per FI) hanno illustrato le
caratteristiche principali del ddl 62.
Un Assestamento bis da 276,9 milioni "che ha l'obiettivo di
rendere maggiormente efficiente la gestione delle risorse
finanziarie disponibili nel corso dell'anno 2025" come afferma
Antonio Calligaris (Lega). In merito alle risorse aggiuntive il
capogruppo della Lega ricorda che si tratta di entrate
"riconducibili al conguaglio positivo, relativo ad annualità
pregresse, sulle quote di compartecipazioni ai tributi erariali
spettanti alla Regione, offrendo così la possibilità di dare
copertura a nuove spese per 256,92 milioni di euro", mentre
ulteriori 20 milioni derivano dall'imposta di bollo. Nel report
vengono enumerati gli ambiti di spesa interessati in maniera più
significativa dal ddl, come i 12 milioni per misure assicurative
in sanità, altri investimenti per salute e disabilità (75
milioni) o i 10 milioni per "conferimenti all'Organismo Pagatore
Regionale per interventi nel settore agricolo". Calligaris ha
infine evidenziato gli emendamenti riguardanti altri 60 milioni
per le attività produttive, la Protezione civile, il settore
agricolo e le infrastrutture. Un provvedimento che viene ad
essere "un segnale politico e amministrativo di straordinaria
importanza".
"Per i due Assestamenti vengono stanziati poco meno di 1,5
miliardi di euro a integrazione dei fondi a disposizione di tutti
gli ambiti in cui la Regione può intervenire", ha ricordato nella
sua relazione, Markus Maurmair (FdI) con le poste principali
messe a regime, come gli 87 milioni destinati alla Salute o gli
80 riservati ai fondi di rotazione per le attività economiche e
l'agricoltura. Maurmair ripercorre quindi i contenuti di un
intervento "puntuale e strategico, in grado di coniugare rigore
finanziario e capacità di risposta alle reali esigenze del
territorio", rappresentando "il risultato di un lavoro sinergico
tra Giunta, Consiglio e struttura amministrativa, espressione di
una Regione che continua a essere un interlocutore credibile e
concreto per i cittadini, gli enti locali e il mondo produttivo".
Un grazie da parte di Maurmair a tutti gli assessori e alle
direzioni, in particolare a Barbara Zilli, per l'impostazione di
lavoro "basata sull'organizzazione e sulla lungimiranza, prudenza
ed attenzione per consegnare alle future amministrazioni, una
Regione performante anche dal punto di vista amministrativo".
Per Mauro Di Bert (Fp), con il ddl 62 "si introduce una nuova
importante misura di sostegno e sviluppo per il territorio,
destinando, dopo la Stabilità e la manovra finanziaria estiva,
ulteriori 277 milioni di euro a interventi strategici in ambiti
cruciali per la comunità locale. Risorse, derivando da entrate
tributarie, dimostrano la solidità finanziaria della Regione e la
capacità di gestire efficacemente i fondi pubblici". Di Bert
sottolinea come la crescita economica registrata in Fvg sia
frutto "di un sistema che funziona, di una comunità che lavora,
produce e contribuisce, con responsabilità al bene collettivo" ma
anche di un programma di governo che ha saputo gestire con
attenzione e lungimiranza le risorse a disposizione.
Sottolinea la provenienza delle somme stanziate dall'Assestamento
bis Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia. "Oltre che dal
conguaglio positivo rispetto alle quote di compartecipazione ai
tributi erariali spettanti alla Regione, derivano anche dallo
straordinario incremento del gettito dell'imposta di bollo". Il
forzista spiega inoltre come il Fvg "possa oggi vantare una
situazione socioeconomica solida e virtuosa, capace di garantire
stabilità, crescita e coesione sociale, pur in un contesto
europeo e internazionale caratterizzato da forte incertezza,
distinguendosi "per la vitalità e la solidità del proprio sistema
imprenditoriale che contribuisce ad accrescere la competitività,
a generare nuova occupazione, ad attrarre e valorizzare il
capitale umano e, di conseguenza, a incrementare le entrate
regionali. In questo quadro si colloca l'importanza del Fondo di
rotazione per le iniziative economiche (Frie) al quale sono
destinati 50 milioni per la continuità "nell'attività di
concessione ed erogazione dei finanziamenti agevolati. Un disegno
di legge che - secondo Cabibbo - sarà in grado di fungere da
importante contributo per un futuro di crescita e di stabilità".
ACON/MV-fc