LAVORO/6. AULA APPROVA CAPO I SU PRINCIPI E FINALITÀ DEL DDL 59
(ACON) Trieste, 28 ott - Il Consiglio regionale ha approvato a
maggioranza, con l'astensione dei gruppi di opposizione, i primi
4 articoli del ddl 59 su lavoro e innovazione sociale, integrando
nel testo originario i soli emendamenti presentati dalla Giunta
per voce dell'assessore Alessia Rosolen.
Tra le disposizioni generali, oggetto del Capo I, rientrerà
dunque anche il supporto alle giovani madri con l'obiettivo di
contrastare il fenomeno della denatalità "per rafforzare il ruolo
della donna e della madre", come si legge nel testo proposto
dalla Giunta. Vengono inoltre adeguate le diciture riferite alle
associazioni datoriali più rappresentative, così come è prevista
in modo più puntuale la collaborazione con università e
istituzioni scientifiche.
Bocciate invece tutte le proposte correttive avanzate dai
consiglieri di opposizione, a partire da quelle di Manuela
Celotti (pd) che voleva sottolineare con maggiore forza "il tema
della parità di genere, ancora non risolto nel nostro Paese e in
regione, visto che i dati parlano di stipendi del 30 per cento
più bassi e dell'11 per cento in meno in termini di occupazione".
Neppure Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) è riuscito a convincere
la maggioranza a introdurre "il principio della lotta alla
povertà digitale", un riferimento alla silver economy e
l'organizzazione di "stati generali".
Enrico Bullian (Patto per l'autonomia-Civica Fvg) cercava di
inserire "un canale preferenziale per le aree ad alta tensione
abitativa e a forte impatto migratorio, oltre che per le aree di
montagna e periferiche" e ha proposto invano, con l'articolo 3
bis, "uno studio sociologico sulle ricadute sociali legate
all'immigrazione". Un tema caro anche al capogruppo del Pd, Diego
Moretti.
Bocciato infine anche l'emendamento all'articolo 1 proposto da
Rosaria Capozzi (M5S) che proponeva di inserire tra i princìpi
ispiratori "parità di genere, inclusione sociale e partecipazione
civica".
6 - segue
ACON/FA-fc