PASOLINI. PELLEGRINO (AVS): IL DOVERE DI CERCARE LA VERITÀ RESTA
                    
                    
  (ACON) Trieste, 3 nov - Nel cinquantesimo anniversario della
scomparsa di Pier Paolo Pasolini, la consigliera regionale di
Alleanza Verdi e Sinistra, Serena Pellegrino, fa sapere di "aver
partecipato alla cerimonia commemorativa al cimitero di Casarsa
della Delizia, luogo in cui riposa il poeta, regista e
intellettuale friulano".
"Essere stata lì - dichiara Pellegrino in una nota - significa
rinnovare un impegno che va oltre la memoria: è un dovere civile
e democratico. Pier Paolo Pasolini è stato una delle coscienze
più lucide e coraggiose del nostro Paese, un uomo che ha saputo
leggere e denunciare le contraddizioni del potere e della società
italiana con una forza e un'intelligenza ancora oggi
straordinarie. Ricordarlo non è solo un atto di omaggio, ma un
modo per ribadire che la verità e la giustizia non possono essere
archiviate".
"Durante il mio mandato parlamentare, mi sono fatta infatti
promotrice dell'istituzione di una Commissione parlamentare
d'inchiesta sull'omicidio di Pasolini - rammenta la consigliera
regionale -, volta a riaprire un percorso di accertamento su una
vicenda che, a cinquant'anni di distanza, continua a presentare
ampie zone d'ombra. L'Italia ha ancora il dovere di cercare la
verità su quella tragica notte tra l'1 e il 2 novembre 1975. È un
atto di giustizia nei confronti di Pasolini, ma anche un segno di
rispetto verso il nostro stesso sistema democratico. Quando lo
Stato rinuncia a chiarire fino in fondo una pagina così dolorosa
della sua storia, viene meno alla propria missione di trasparenza
e responsabilità".
Pellegrino ricorda poi "l'importanza del lavoro di ricerca,
testimonianza e divulgazione svolto in questi anni dal Centro
Studi Pier Paolo Pasolini e dal Comune di Casarsa della Delizia,
divenutoi un luogo simbolico non solo per il ricordo, ma per la
costruzione di una memoria attiva, che parla ai giovani e li
invita a conoscere e riflettere. Ringrazio il Centro Studi e
l'amministrazione comunale per l'impegno costante nel mantenere
vivo il pensiero di Pasolini e nel promuovere momenti di
confronto pubblico e culturale come quelli che si stanno
susseguendo in questi giorni". 
"Pasolini non appartiene solo al passato. È un testimone ancora
vivo del coraggio di pensare diversamente, di opporsi al
conformismo e di chiedere verità anche quando è scomodo farlo.
Difendere la sua memoria significa difendere il diritto di ogni
cittadino a una giustizia piena e a una società più libera e
consapevole", conclude l'esponente rossoverde.
ACON/COM/rcm