VIOLENZA DONNE. PELLEGRINO (AVS): SI BATTE INSEGNANDO A RELAZIONARSI


VIOLENZA DONNE. PELLEGRINO (AVS): SI BATTE INSEGNANDO A RELAZIONARSI

25.11.2025
18:09
(ACON) Trieste, 25 nov - "Oggi è una giornata iconica con la quale si ricorda la tragica morte delle tre sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana, che vennero ammazzate dal dittatore Trujillo, il quale confidava in questo modo di fare tacere la loro voce per sempre, ma così non è stato. Ogni 25 novembre ricordiamo il femminicidio delle Mariposas e, insieme a loro, quello di tutte le donne che hanno subito violenza. Spesso a casa, per strada, sul posto di lavoro".

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), a margine della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

"Questa mattina ho partecipato con piacere al convegno organizzato dalla Cgil Udine dal titolo 'Il coraggio di ascoltare, il dovere di agire' dove è stato evidenziato come il tema del lavoro sia un passaggio imprescindibile, per ruoli, stipendi, pensione, luoghi di lavoro sicuri e non violenti, accoglienti, emancipanti, non discriminante e partecipanti, ma ancora lontano da realizzarsi - spiega Pellegrino -. A questo vanno appaiate le questioni legata al welfare, ovvero a ciò che può offrire lo Stato sociale, cioè quello dei servizi, e quello del corretto utilizzo del linguaggio di genere, perché quello che non si dice, di fatto, non esiste e non può essere insegnato o solo tramandato".

"C'è la necessità - incalza l'esponente rossoverde - di una vera e importante formazione di tutti i soggetti coinvolti, fra cui gli operatori delle forze dell'ordine, i sanitari e i dipendenti della scuola, per insegnare l'affettività e la capacità a relazionarsi. A tale proposito voglio ricordare che in Svezia è dal 1955 che, nei percorsi scolastici, è prevista l'obbligatorietà alla sessuo-affettività".

"Il mutamento culturale - prosegue Pellegrino - è una questione di volontà che non riguarda solo il privato, ma anche la politica. Con i notevoli tagli alla cultura stiamo facendo dei notevoli passi indietro e non sarà solamente con l'inasprimento delle pene verso chi agisce con violenza che potremo combattere ciò che non riguarda solo la violenza fisica, ma anche quella verbale, psicologica, morale, economica, digitale. Viviamo in un acquario, così come ha ben espresso il dottor Anzallo durante la sua relazione, perché immersi e intrisi in una cultura della sopraffazione".

"Solo una politica di servizio e non di potere potrà scardinare una società dove si spinge in modo significativo sulla sicurezza, ma dove oggi molte poche persone si sentono al sicuro", conclude la nota. ACON/COM/aa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)