LAVORO. PELLEGRINO (AVS): FORMAZIONE È PRIMO STEP PER LA SICUREZZA
(ACON) Trieste, 29 nov - "Lo sciopero non è solo manifestazione
e cortei di piazza, ma anche momenti di riflessione, ascolto e
confronto, come quello organizzato ieri al teatro Miela a Trieste
dalla Cgil dove la presentazione del libro 'Operaicidio. Perché e
per chi il lavoro uccide. Le storie, le responsabilità, le
riforme' di Bruno Giordano, magistrato presso la Corte di
Cassazione e Marco Patucchi, giornalista, ne è stata occasione
per parlare di sicurezza e morti sul lavoro."
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra.
"Ricordo - continua Pellegrino - che nel 2024, in Italia, si sono
verificati 589.571 infortuni (inclusi quelli mortali) e 1090
decessi. Ciò si traduce in una media di circa 3 morti al giorno e
1610 sinistri giornalieri sul lavoro, dove l'incidenza dei
decessi più elevata è fra i lavoratori stranieri e nel settore
delle costruzioni. Stiamo parlando di una strage silenziosa che
lascia nella disperazione famiglie, amici, comunità intere".
"Voglio fare - aggiunge l'esponente di Avs - un plauso alle due
scolaresche di altrettanti istituti tecnici giuliani presenti in
sala che hanno colto, ascoltando attentamente gli intervenuti che
si sono succeduti, le criticità e la pericolosità di un'attività
lavorativa, specialmente all'interno di un posto di lavoro sui
generis come il cantiere che, come sappiamo, è un luogo che si
modifica quotidianamente, soprattutto in presenza di subappalti e
concomitanza di lavoratori di ditte diverse che insistono nello
stesso cantiere".
"È stato ricordato - racconta la consigliera - come la sicurezza
sia un insieme di misure per ridurre i rischi e prevenire
infortuni e malattie professionali, regolamentato principalmente
dal Decreto legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla
sicurezza sul lavoro. È stato evidenziato come i controlli molto
spesso non siano sufficienti e come talvolta vengano vissuti come
qualcosa che rallenta l'incalzante ritmo delle commesse. C'è
inesperienza, velocità, disorganizzazione, stress e soprattutto
la mancanza di adeguata formazione: troppo spesso il profitto
prevale sui diritti, ma la legalità dei diritti è il diritto dei
più deboli".
"A giugno molte persone non hanno colto l'importanza dei
referendum proposti dalla Cgil e appoggiati da Avs, soprattutto
quello riferito ai subappalti che chiariva come questi non siano
solo una scelta economica, ma un luogo di lavoro. C'è bisogno di
una maggiore prevenzione - conclude Pellegrino -, repressione per
chi gioca con la vita dei lavoratori e attivare importanti
ristori per chi rimane offeso e per le tante persone che
rimangono a piangere un proprio caro che non c'è più".
ACON/COM/sm