LAVORO. PELLEGRINO (AVS): FORMAZIONE È PRIMO STEP PER LA SICUREZZA


LAVORO. PELLEGRINO (AVS): FORMAZIONE È PRIMO STEP PER LA SICUREZZA

29.11.2025
13:47
(ACON) Trieste, 29 nov - "Lo sciopero non è solo manifestazione e cortei di piazza, ma anche momenti di riflessione, ascolto e confronto, come quello organizzato ieri al teatro Miela a Trieste dalla Cgil dove la presentazione del libro 'Operaicidio. Perché e per chi il lavoro uccide. Le storie, le responsabilità, le riforme' di Bruno Giordano, magistrato presso la Corte di Cassazione e Marco Patucchi, giornalista, ne è stata occasione per parlare di sicurezza e morti sul lavoro."

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra.

"Ricordo - continua Pellegrino - che nel 2024, in Italia, si sono verificati 589.571 infortuni (inclusi quelli mortali) e 1090 decessi. Ciò si traduce in una media di circa 3 morti al giorno e 1610 sinistri giornalieri sul lavoro, dove l'incidenza dei decessi più elevata è fra i lavoratori stranieri e nel settore delle costruzioni. Stiamo parlando di una strage silenziosa che lascia nella disperazione famiglie, amici, comunità intere".

"Voglio fare - aggiunge l'esponente di Avs - un plauso alle due scolaresche di altrettanti istituti tecnici giuliani presenti in sala che hanno colto, ascoltando attentamente gli intervenuti che si sono succeduti, le criticità e la pericolosità di un'attività lavorativa, specialmente all'interno di un posto di lavoro sui generis come il cantiere che, come sappiamo, è un luogo che si modifica quotidianamente, soprattutto in presenza di subappalti e concomitanza di lavoratori di ditte diverse che insistono nello stesso cantiere".

"È stato ricordato - racconta la consigliera - come la sicurezza sia un insieme di misure per ridurre i rischi e prevenire infortuni e malattie professionali, regolamentato principalmente dal Decreto legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. È stato evidenziato come i controlli molto spesso non siano sufficienti e come talvolta vengano vissuti come qualcosa che rallenta l'incalzante ritmo delle commesse. C'è inesperienza, velocità, disorganizzazione, stress e soprattutto la mancanza di adeguata formazione: troppo spesso il profitto prevale sui diritti, ma la legalità dei diritti è il diritto dei più deboli".

"A giugno molte persone non hanno colto l'importanza dei referendum proposti dalla Cgil e appoggiati da Avs, soprattutto quello riferito ai subappalti che chiariva come questi non siano solo una scelta economica, ma un luogo di lavoro. C'è bisogno di una maggiore prevenzione - conclude Pellegrino -, repressione per chi gioca con la vita dei lavoratori e attivare importanti ristori per chi rimane offeso e per le tante persone che rimangono a piangere un proprio caro che non c'è più". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)