MINACCE. BUNA-CALLIGARIS (LEGA): INACCETTABILI INSULTI A DE ROS
(ACON) Trieste, 22 dic - "Massima solidarietà al giornalista di
Tv12 Federico De Ros, insultato e minacciato a più riprese da
alcuni giovani stranieri dopo aver documentato quello che è
accaduto a Pordenone negli ultimi giorni a Giulia Soligon,
cronista del Messaggero Veneto a cui alcuni giovani
malintenzionati hanno tentato di rubare il cellulare con cui
aveva filmato fatti di violenza nell'area della stazione di
Pordenone. Chi si rende responsabile di certe azioni deve pagare.
Queste intimidazioni ai giornalisti condite da minacce e insulti
non devono restare impunite e la minore età non può essere uno
scudo o una protezione".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali della Lega
Lucia Buna e Antonio Calligaris.
"L'attacco a De Ros è arrivato in seguito a una serie di servizi
televisivi realizzati dal giornalista a Pordenone - spiegano Buna
e Calligaris -, in particolare alla stazione delle corriere, dove
si sono susseguiti episodi di violenza e scontri con armi che
hanno visto protagonisti giovani stranieri. Il cronista era stato
minacciato a parole la settimana scorsa, poi è stato insultato e
minacciato con un video diffuso sui social e infine gli è
arrivato anche un messaggio privato in cui gli autori hanno
ulteriormente rincarato la dose".
Gli espontenti di maggioranza evidenziano come "siamo di fronte a
una escalation di azioni volte a intimidire chi documenta gli
avvenimenti nelle nostre strade e nelle nostre piazze. Il gruppo
Lega manifesta vicinanza e solidarietà a De Ros, Soligon e alle
emittenti coinvolte che svolgono un servizio di informazione
approfondito e puntuale sul nostro territorio regionale".
"Ultimamente è sempre più diffusa la 'caccia al cronista' e noi
rappresentanti delle istituzioni non possiamo fare a meno di
denunciare questi episodi inaccettabili e inqualificabili che
complicano il lavoro degli operatori dell'informazione fino a
impedire loro di svolgere il proprio mestiere. Davanti a questi
avvenimenti, non si può accampare come giustificazione la
marginalità o il disagio sociale quando si tratta solo di
delinquenza", conclude la nota.
ACON/COM/mv