MIGRANTI. GRILLI (FP): TRIESTE NON È SOLAMENTE LA LAMPEDUSA DEL NORD
(ACON) Trieste, 24 dic - "La migrazione di popolazioni
straniere e la convivenza con chi ha deciso di continuare il suo
percorso nel nostro Paese sono un elemento del nostro vivere
quotidiano. I compagni di scuola dei nostri figli, i colleghi di
lavoro, gli imprenditori che si sono integrati sono a migliaia e
stanno contribuendo alla crescita del nostro Paese". Così in una
nota Carlo Grilli, consigliere regionale di Fedriga presidente.
"Altre persone stanno arrivando e Trieste e il nostro confine
orientale rappresenta una meta da raggiungere per chi ha
intrapreso la rotta balcanica, per poi continuare il viaggio
verso altri lidi per la stragrande maggioranza di essi. Questo
elemento fa risultare evidente come la nostra città non può e non
deve essere interpretata come una qualsiasi del resto del nostro
Paese - evidenzia Grilli -, ma ha bisogno di strumenti diversi e
adeguati, potendo a ben conto essere considerata la Lampedusa del
Nord".
"Da troppo tempo una situazione, quella del Silos fino a poco
tempo fa, ora la situazione di Porto Vecchio, ha bisogno di una
risposta che metta fine ad una inaccettabile condizione di vita
di queste persone che, pur registrandosi agli organi competenti,
non trovano spazio nei luoghi di accoglienza. Tutto ciò alimenta
una frequentazione di persone che, in forma di clandestinità -
afferma ancora il consigliere -, si confondono in questi spazi,
non consentendo una anche minima misura di protezione, anche
sanitaria e, in alcuni casi, creando piccole, ma pur spregevoli
forme di racket tra richiedenti stessi per avere lo spazio di una
tenda o di un cartone".
"Discussioni si sono susseguite tra rimbalzi di competenze e
responsabilità, ma la verità è che nemmeno un inverno mite ha
evitato una tragedia, che sia un incendio di vaste proporzioni o
la morte di una persona, indifferente siano le cause. Dal mio
punto di vista, sussistono delle condizioni per mettere la parola
fine a questa situazione che ci sta portando sugli organi
nazionali da troppo tempo".
"Evidenziare il caso Trieste a Roma attraverso i nostri
parlamentari, attivando trasferimenti continui e costanti verso
altri luoghi. Creare un luogo temporaneo con supporto giuridico e
sanitario per quelle persone che superano il limite consentito di
pressione su questo territorio. Coadiuvare le Forze dell'Ordine
nell'intercettare le persone che non hanno titolo per restare e
attivare i respingimenti. Solo così - asserisce Grilli - potremmo
finalmente mettere la parola fine a questa drammatica situazione,
e gestire in maniera legale e proficua quelle persone che
veramente hanno deciso di mettere qui a Trieste la base per un
futuro migliore e trasferire quelle di passaggio, limitando quel
vagare pericoloso che sta creando situazioni di pericolosità e
alimentando un clima di paura nei confronti dei nostri cittadini,
soprattutto i più fragili".
"Garantire la sicurezza nelle nostre comunità è la priorità per
una convivenza civile e stiamo affrontando questa sfida con
politiche serie di gestione dei minori stranieri non
accompagnati. Di diversa natura, ma non meno attuale, è il tema
della inclusione dei giovani stranieri di seconda generazione .
In molti si sono integrati, ma in numero sempre maggiore non
riescono ad interpretare una convivenza civile costituendosi in
piccoli gruppi, promuovendo azioni di violenza, furti e spaccio,
i cosiddetti maranza che vanno intercettati e perseguiti con
pene severe. E' compito dello Stato attraverso le Forze
dell'Ordine e certamente dei programmi degli enti locali -
prosegue l'esponente di Centrodestra -, ma è, contemporaneamente,
responsabilità dei leader delle comunità straniere attivarsi in
tal senso, proprio per far comprendere se esiste realmente una
volontà di inclusione".
"E' necessario accettare, conoscere e arrivare ad un buon grado
di condivisione delle abitudini, norme e consuetudine del paese
che ti ospita e che hai scelto per stabilirti e crescere i tuoi
figli, come ci hanno insegnato i nostri nonni immigrati nelle
Americhe, proprio da queste terre. Concludendo, in un periodo
storico che vede la nostra città meta di turismo per la sua
bellezza, la sua cultura, la sua tradizione inclusiva, il suo
essere centro d'Europa, Trieste non può permettersi di essere
rappresentata solo come la Lampedusa del Nord: Trieste è molto di
più di una città al centro di un contesto geopolitico di
passaggio, Trieste - chiosa Grilli - è un luogo dove trovare un
presente e un futuro si può, se si rispettano le regole".
ACON/COM/rcm