MAFIA. SERGO (M5S): SI SCONFIGGE CON EDUCAZIONE GIOVANI E INFORMAZIONE
(ACON) Trieste, 6 dic - "Fin dal momento in cui abbiamo
depositato la proposta di legge antimafia, prevedendo
l'istituzione dell'Osservatorio, abbiamo voluto ribadire il
concetto che se il Friuli Venezia Giulia può dirsi terra in cui
il radicamento delle mafie non sarà profondo come altrove ma c'è
e i beni confiscati ne sono una prova, è nostro compito fare in
modo che questo radicamento superficiale rimanga tale".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Cristian Sergo
(M5S), a latere del convegno con cui è stato presentato il
manuale "Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla
criminalità".
"Fa piacere che quanto avevamo previsto nel 2014, ovvero il
coinvolgimento dei giovani - sottolinea l'esponente pentastellato
-, si sia concretizzato con i premi di laurea previsti dalla
nostra pdl e con la collaborazione attiva degli studenti dei
nostri atenei nella stesura del vademecum. È proprio attraverso
la divulgazione delle informazioni e l'educazione delle giovani
generazioni che si possono sconfiggere le mafie".
"Non a caso - rimarca Sergo - abbiamo voluto chiudere la
relazione della nostra proposta citando Paolo Borsellino: 'La
lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale
che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della
libertà che si oppone al puzzo del compromesso,
dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità'".
"Il nostro progetto - conclude il consigliere del M5S - prevedeva
che la Regione eroghi risorse per il corretto riutilizzo dei beni
confiscati alla criminalità organizzata, ma dal 2018 sono stati
stanziati i soldi necessari a questo scopo solo per un Comune. Al
momento, nel disegno di legge di stabilità del presidente Fedriga
non sono previste risorse per il 2023, speriamo che questo
convegno faccia capire alla Giunta l'importanza di questo
strumento e nei prossimi giorni in Aula si implementino i
capitoli di spesa per aiutare i nostri enti locali nella corretta
destinazione sociale di questi immobili".
ACON/COM/rcm