TERZO SETTORE. ZANIN: AL LAVORO PER LEGGE REGIONALE BANDE MUSICALI
(ACON)Lavariano (Ud), 3 lug - "Le bande supereranno anche questo
difficile momento della pandemia, perché come fatto in passato
anche in occasione delle Guerre Mondiali, si esprimono attraverso
il linguaggio universale della musica. Lo faranno anche con il
coinvolgimento dei "nonni", delle persone anziane che possono
essere riavvicinate per tramandare esperienze e valori". Così
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale Fvg,
intervenuto oggi al convegno "La Banda, i giovani e la
ripartenza" tenutosi a Lavariano, frazione di Mortegliano, in
occasione dei 120 anni della Filarmonica Giuseppe Verdi.
"La banda - ha proseguito Zanin - ha l'energia morale ed etica
per superare prove come questa, anche se andrà innovata e
adeguata per sopravvivere. Un aiuto in questo percorso arriva
sicuramente dalla presenza di una organizzazione che le riunisca
come Anbima e da un rapporto serio con la rappresentanza di
livello regionale".
Dopo i saluti del padrone di casa, il presidente della
Filarmonica Giuseppe Verdi di Lavariano che ha denunciato la
mancanza e le difficoltà nel reperimento di musicisti e
dirigenti, è intervenuto anche il sindaco di Mortegliano, Roberto
Zuliani che ha annunciato come regalo alla banda per aver
raggiunto questo importante traguardo "un contributo per
l'acquisto di nuove divise, indispensabili come simbolo di
identificazione".
Ad introdurre l'argomento è stato il presidente regionale di
Anbima, Pasquale Moro che ha sottolineato come "La banda sia un
insieme di persone che attraverso l'amore per la musica si
prefigge il miglioramento del tessuto sociale con l'obiettivo di
migliorare la qualità della vita delle famiglie, dei giovani,
degli anziani e della comunità tutta. Un percorso in parte
compromesso durante la pandemia e peggiorato dalla burocrazia che
mette in grande difficoltà queste "agenzie culturali" con il
rischio di soffocare anche le realtà più tenaci, mettendo a dura
prova la tenuta del volontariato stesso. Nonostante questo - ha
concluso Moro - la rete Anbima Fvg, grazie in primis al sostegno
della Regione, è riuscita a continuare a mantenere elevati
standard qualitativi delle proprie scuole di musica con la
convenzione sottoscritta con i Conservatori regionali di Udine e
Trieste. Un percorso avviato anni fa con la Regione e che ha
permesso di instaurare un rapporto fiduciario nella gestione dei
fondi pubblici regionali, permettendo alle bande di dimostrare
serietà, affidabilità e correttezza".
La formazione nelle scuole e la riforma del Codice del Terzo
settore hanno occupato gran parte del dibattito rimarcando la
valenza dell'alfabetizzazione musicale della comunità già a
partire dalla scuola dell'infanzia e il ruolo fondamentale svolto
dalla possibilità di sviluppare un modello di co- progettazione
tra enti del Terzo settore e la pubblica amministrazione.
"La Regione FVG ha attivato un sistema di formazione alle bande
giovanili già da tanti anni - ha commentato Giampaolo Lazzeri-,
presidente nazionale Anbima. Questo è stato un risultato
straordinario perché ha dato la possibilità di iniziare dei
percorsi studiati ad hoc e rivolti ai più giovani, avviando
progetti analoghi in diverse regioni d'Italia".
Un mondo, quello bandistico regionale, che coinvolge 88
complessi, oltre 4000 mila associati e altrettanti allievi delle
scuole di musica, 400 docenti che però in un momento storico come
questo rischia di non uscire da questo periodo di buio sociale.
Sull'argomento è intervenuto il consigliere Mauro Di Bert
(Progetto Fvg) che ha proposto a Zanin, "di collaborare con
Anbima per trovare un istituto giuridico che permetta la
salvaguardia di questo fantastico mondo che rappresenta cultura
ed educazione civica".
Ed è stata la massima carica dell'Assemblea legislativa del Fvg a
tirare le conclusioni: "Il sistema bandistico regionale deve
continuare ad indagare il mondo delle scuola primaria, non tanto
per salvaguardare le bande come ente fine a se stesso, ma per
dare ai giovani un'occasione di crescita culturale e musicale del
territorio, costruendo così il cittadino del domani che deve
essere più strutturato, libero e consapevole. La legge sul Terzo
settore - ha concluso Zanin - rappresenta un'importante
assunzione di responsabilità sussidiaria del nostro Paese; chi ha
votato quella legge immagina una strutturazione delle agenzie di
formazioni al servizio del cittadino. Massima disponibilità,
infine, di intraprendere il percorso suggerito dal collega Di
Bert con la possibilità di fare un testo unico per il sistema
bandistico".
ACON/LI