AGRICOLTURA. PRESIDENTE CR A BRUXELLES: NO A DIRETTIVA AMMAZZA-STALLE
(ACON) Trieste, 16 mar - Una proposta della Commissione europea
mette in subbuglio il mondo dell'agricoltura italiana. Si tratta
del progetto, già ribattezzato direttiva ammazza-stalle, di
rivedere le regole sulle emissioni industriali, equiparando gli
allevamenti alle fabbriche.
Una novità che secondo Coldiretti, la prima a insorgere
attraverso una lettera aperta controfirmata dalle organizzazioni
agricole di numerosi altri Paesi europei, rischierebbe di
penalizzare ingiustamente queste attività, mettendone a rischio
la sopravvivenza. La proposta verrà discussa oggi nell'ambito del
Consiglio sull'ambiente dell'Ue.
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
condivide pienamente la protesta di Coldiretti e ha già segnalato
la preoccupazione degli agricoltori a Bruxelles, nella sua veste
di membro del Comitato europeo delle Regioni. Nella giornata di
ieri, mercoledì 15, ha infatti sollevato il problema
dell'annunciata revisione delle regole sugli allevamenti alla
delegazione italiana presso il Comitato delle Regioni, alla
presenza dell'ambasciatore italiano in sede di Unione Europea,
Pietro Benassi.
La massima carica dell'Assemblea legislativa del Fvg è convinta
che questa proposta metta a rischio le fondamenta della nostra
produzione e della nostra sicurezza alimentare, esponendoci alla
dipendenza da Paesi terzi in termini di importazioni.
All'ambasciatore Benassi, il presidente ha consegnato anche la
cosiddetta Carta Fvg, il documento firmato a Trieste e ratificato
a Roma nei giorni scorsi dai vertici di tutte le assemblee
legislative italiane, nel quale si spiegano le ragioni della
contrarietà al sistema di classificazione Nutri-score e alla
scelta dell'Irlanda di apporre sulle bottiglie di vino etichette
con avvertenze ai consumatori. Considerazioni che entreranno a
far parte di emendamenti in occasione dei prossimi passaggi
parlamentari a livello europeo.
ACON/RED