ELEZIONI FVG23. TRIPOLI: SITUAZIONE DA FILM, CHIEDEREMO IL RICONTEGGIO
(ACON) Trieste, 3 apr - "Una situazione da film, aspettiamo gli
ultimi seggi e speriamo". Così Giorgia Tripoli, candidata
presidente alla Regione Friuli Venezia Giulia, ha commentato a
caldo i risultati ancora in bilico che vedono la sua lista
Insieme Liberi attestarsi al 3,97%, quando la soglia per accedere
ai seggi del Consiglio è fissata al 4%.
Tripoli ha comunque annunciato l'intenzione di chiedere il
riconteggio, motivandola facendo sapere di avere "notizie di
schede che sono state annullate dai presidenti di seggio perché
le persone hanno messo la X sul nostro simbolo, scrivendo il
cognome di un candidato non presente in quella circoscrizione o
addirittura il mio nome. Questo - ha spiegato - non andrebbe
fatto. Andrebbe annullata la preferenza e dato il voto alla
lista".
"Sembra che per la legge regionale i voti presi come presidente
non contino nulla, e io ne ho presi parecchi - ha proseguito
Tripoli - e penso che questo meccanismo vada fortemente
modificato perché non ha molto senso, politicamente parlando.
Avremmo probabilmente dovuto battere di più sul voto disgiunto
perché è abbastanza chiaro che non porta da nessuna parte".
La Candidata ha poi ringraziato chi ha voluto votarla: "sono
onorata, ovviamente non avrò la possibilità di fare qualcosa
entrando fisicamente in Consiglio ma sicuramente il progetto di
Insieme Liberi andrà avanti e mi vedrà fortemente coinvolta.
Probabilmente hanno pagato sia il lavoro che ho fatto in questi
anni come avvocato che il fatto che io sia riuscita, con la mia
persona, a mettere insieme tante realtà, alcune più estreme e
altre più moderate."
Alle critiche verso la lista Tripoli ha risposto sottolineando
che "siamo il partito del buon senso, non contro il sistema ma a
favore dei cittadini". La candidata ha anche evidenziato, "in
risposta alle dichiarazioni di Debora Serracchiani, che si è
detta preoccupata che la realtà no-vax possa avere un posto nel
Consiglio regionale" che ritiene "riduttivo, oltre che una
mancanza di rispetto nei confronti di un grandissimo numero di
cittadini, che non si possono semplicemente etichettare come
no-vax, ma che sono persone che hanno idee e che non hanno
accettato di vedersi negate le proprie libertà costituzionali nel
giro di una notte, con uno schiocco di dita. La scelta vaccinale
è solo la punta di un iceberg - ha proseguito Tripoli - e credo
che chi vuole fare veramente politica e ama la propria terra e i
propri cittadini debba avere il coraggio di non guardare solo la
punta dell'iceberg, ma di mettere la testa sotto, dove c'è un
popolo di persone che si è sentito frustrato e limitato nelle
proprie libertà".
Sul suo essere donna e madre in politica Tripoli ha ricordato che
"si possono fare entrambe le cose", al tempo stesso facendo
notare di "non aver mai nascosto di essere mamma" e aver
continuato a farlo anche durante la campagna elettorale "non
potendo, a volte, essere disponibile immediatamente per i
giornalisti perché dovevo andare a prendere i bambini a scuola.
Penso comunque - ha concluso - che qualcuno possa aver apprezzato
il fatto che sono mamma e donna".
ACON/SP-fc