SALUTE. CELOTTI (PD): SOVRA-FINANZIAMENTO AL PRIVATO NON DÀ RISULTATI
(ACON) Trieste, 5 giu - "I dati sui tempi d'attesa per le
prestazioni sanitarie dimostrano che il sovra-finanziamento del
privato convenzionato voluto da Fedriga e Riccardi non ha
funzionato. Insistere su questa strada non farà che indebolire
progressivamente il sistema sanitario pubblico dal quale
continuano a fuggire medici e infermieri".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Partito
democratico, Manuela Celotti, prima firmataria di
un'interrogazione (sottoscritta da tutto il gruppo del Pd e
depositata lo scorso 11 maggio) attraverso la quale si chiede
alla Giunta di mettere il Consiglio regionale al corrente
sull'attuale percentuale, sulla totale offerta sanitaria
regionale, di affidamento di servizi e prestazioni al privato
accreditato, in quali aree cliniche e con quanti finanziamenti e
se intende continuare ad aumentare l'affidamento di servizi e
prestazioni al privato accreditato anche nel post-pandemia.
"Il privato è sicuramente utile nell'ottica di supporto al
pubblico, ma qui siamo di fronte a un'operazione che porterà al
ribaltamento degli equilibri che invece dovrebbe garantire
l'istituzione Regione" aggiunge Celotti.
La consigliera Pd annuncia poi un'altra interrogazione affinché
si rendano ufficiali i risultati dell'ulteriore finanziamento
destinato dalla Giunta al privato convenzionato. "Le parole di
Fedriga pronunciate in Aula nel corso dell'illustrazione delle
linee programmatiche - si legge ancora nulla nota - e confermate
oggi dall'assessore Riccardi attraverso la stampa, confermano
preoccupazioni e timori che non solo l'Opposizione, ma anche gli
operatori sanitari, avevano manifestato da tempo e continuano a
rimarcare". Una situazione, insiste Celotti, "che sta pesando in
definitiva sui cittadini per le eccessive attese per accedere a
visite ed esami, come certificato anche dal difensore Arrigo De
Pauli, non da "un'irresponsabile e allarmista opposizione" come
vogliono far credere Fedriga e Riccardi".
Per far fronte alle difficoltà del sistema, conclude la
consigliera dem, "non è pensabile affidarsi meramente all'offerta
del privato, ma è necessario realizzare una politica sanitaria
volta al rafforzamento del ruolo centrale e prevalente
dell'offerta pubblica. Fedriga si sta muovendo nel verso opposto,
spostando risorse dal pubblico al privato che sta determinando
anche uno spostamento del personale, medico e infermieristico".
ACON/COM/mt