FRIULANO. OK UNANIME MOZIONE RAI FVG: PIÙ PROGRAMMAZIONE E TRASPARENZA
(ACON) Trieste, 4 lug - Avviare un confronto tra la Rai e il
presidente della Regione Fvg e la sua Giunta per comprendere
quali siano le intenzioni della società concessionaria del
servizio pubblico radiotelevisivo in merito alla tutela delle
minoranze linguistiche e, nello specifico, del friulano, facendo
così chiarezza su quanto finora fatto e su quanto si farà in
futuro, in particolare in merito a spazi dedicati
all'informazione.
È questa la richiesta avanzata dal consigliere forzista Roberto
Novelli con una mozione, sottoscritta successivamente anche da
altri numerosi consiglieri sia di Maggioranza che di Opposizione,
e approvata all'unanimità, che impegna Massimiliano Fedriga e il
resto dell'Esecutivo nell'esigere risposte in merito a quattro
tematiche proposte nel documento.
Tra i temi affrontati, l'utilizzo dei fondi ricevuti dalla
presidenza del Consiglio dei ministri nelle annualità 2021-22 per
le trasmissioni in lingua friulana, se la Rai intenda procedere a
nuove assunzioni per la realizzazione di format in friulano e se
l'azienda istituirà, come fatto per i programmi in lingua ladina,
una apposita struttura per i programmi in friulano. Infine se la
programmazione sarà arricchita con radiogiornali e telegiornali
in questo idioma.
Come evidenziato da Novelli, "il friulano è una lingua romanza
presente in 173 Comuni del Friuli Venezia Giulia, utilizzata da
610mila persone, con almeno altre 250mila che la comprendono. È
riconosciuto e valorizzato dalla legge 482 del 15 dicembre 1999
in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, oltre
che dalla legge regionale 15/1996 per la tutela e la promozione
della lingua e della cultura friulane e istituzione del servizio
per le lingue regionali e minoritarie, e dalla legge regionale
29/2007 per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua
friulana".
"Attualmente - ha spiegato l'esponente di Forza Italia - la
programmazione in Rai in marilenghe è di sole 150 ore per le
trasmissioni radiofoniche e 40 ore di programmi televisivi
nonostante un finanziamento di un milione di euro all'anno messo
a disposizione dalla convenzione stipulata il 28 ottobre 2021 tra
la presidenza del consiglio dei Ministri - dipartimento per
l'informazione e l'editoria - e Rai Com spa. Un risultato
limitatissimo considerando che si ricorre quasi esclusivamente
all'acquisto all'estero di prodotti audiovisivi, spesso
realizzati col sostegno di fondi regionali".
Sul tema è intervenuto il consigliere Furio Honsell (Open) che ha
dichiarato di aderire alla mozione ricordando che la questione è
in ballo da oltre 20 anni, dai tempi dell'onorevole Arnaldo
Baracetti. Lasso di tempo in cui non è stato fatto nulla e che
già allora puntava che il contratto di servizio con la Rai desse
la possibilità di impiegare il friulano come lingua veicolare.
Passaggio previsto in questo mozione attraverso la realizzazione
di radiogiornali e telegiornali in marilenghe, aspetto che
raccomando all'assessore Roberti e a tutta la Giunta".
"Durante la passata legislatura - ha spiegato Massimo Moretuzzo
(Patto)- non siamo riusciti a portare a casa dei risultati
concreti dal confronto con la Rai nonostante gli sforzi
dell'assessore Roberti e dell'ex presidente del Consiglio
regionale Zanin. Abbiamo guadagnato qualche ora di programmazione
in più, ma sempre insufficienti, e proprio per questo credo che
il prossimo passaggio sia quello della realizzazione di una
redazione giornalistica di lingua friulana all'interno della
struttura Rai come avviene per lo sloveno. Importanza andrà data,
inoltre, anche alle sedi periferiche che attualmente soffrono di
mancanza di riferimenti locali. Risorse ce ne sono, serve però
maggiore rendicontazione sull'utilizzo dei fondi".
L'unico emendamento proposto è stato quello a firma Markus
Maurmair (FdI), approvato all'unanimità, che mira ad ottenere
dalla Rai una rendicontazione puntuale, possibilmente annuale, e
trasparente sull'utilizzo dei soldi destinati ai format in
marilenghe. Il consigliere di maggioranza ha anche ricordato i
passi in avanti fatti negli ultimi vent'anni: "con i fondi a
disposizione per i programmi radiotelevisivi in friulano che sono
passati da 200 mila a 1 milione di euro. Resta il fatto che la
convenzione non è ancora utilizzata come dovrebbe essere fatto:
le risorse a disposizione, infatti, dovrebbero essere utilizzate
non per spese già coperte dal pagamento del canone, bensì per
comprare dei servizi o per la costituzione di redazioni apposite
che vadano ad implementare la programmazione nel mondo
dell'informazione".
Sulla questione è intervenuto anche Mirko Pisani (Pd),
rappresentante della comunità di lingua slovena, concorde sulla
necessità di aumentare con urgenza la presenza dei programmi
televisivi e radiofonici in friulano in Rai. "Una richiesta che
garantisce gli stessi diritti a tutte le minoranze linguistiche
presenti in regione, che arricchisce l'offerta senza sottrarre.
Per la sopravvivenza della lingua - ha concluso - è importante
avere a disposizione strumenti mediatici come le tv e le radio".
Mozione sottoscritta anche dai consiglieri del Pd che per voce di
Diego Moretti si sono soffermati sull'emendamento e la necessità
di avere una rendicontazione separata e ben distinta che consenta
di individuare le spese sostenute relative ai fondi assegnati
dalla convenzione Governo - Rai. Aspetto che dovrebbe far parte
della convenzione e degli adempimenti amministrativi previsti".
A conclusione della discussione è intervenuto l'assessore
regionale alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, che ha
spiegato "quanto sia importante la presentazione di questo
emendamento ad inizio legislatura che fornisce uno strumento in
più all'Esecutivo per poter trattare con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e con la Rai nella sottoscrizione della
nuova convenzione".
Roberti ha inoltre replicato ad alcuni interventi fatti in aula
ricordando come "rispetto a 20 anni fa molto sia cambiato e ancor
di più negli ultimi 6 anni in merito alla programmazione in
lingua friulana con l'introduzione di una vera e proprio
programmazione dedicata. Questo comunque non basta e l'obiettivo
resta la creazione di un palinsesto con radiogiornali e
telegiornali in friulano. Una mozione che potremmo definire
riduttiva poiché dovrebbe coinvolgere tutte le lingue minoritarie
e non solo il friulano: il tema della distinta delle risorse, di
come vengano spese e di quanto resti sul territorio regionale
riguarda tutte le minoranze trattate. A tal proposito, il
prossimo passaggio potrebbe essere proprio quello di unire le
convenzioni di lingua friulana e slovena per avere maggiore forza
contrattuale".
ACON/LI-fc