ACCIAIERIA. AUDIZIONI IN II E IV COMM: CAPOZZI (M5S) ABBANDONA L'AULA
Focus su progetto Danieli-Metinvest. Botta e risposta tra
Moretuzzo (Patto) e assessore Bini
(ACON) Trieste, 21 set - La possibile realizzazione di
un'acciaieria nella zona dell'Aussa Corno è al centro della
seduta congiunta della II e della IV Commissione permanente,
nell'aula del Consiglio regionale. L'ampio programma prevede
l'audizione di numerosi portatori di interesse, coordinata da
Markus Maurmair (FdI), presidente dell'organismo consiliare che
si occupa di Attività produttive, coadiuvato dal leghista Alberto
Budai, al vertice della Commissione Territorio e Ambiente.
Prima di dare la parola agli ospiti, Maurmair ha spiegato la
scelta di non integrare l'elenco degli auditi, come richiesto
dalle Opposizioni, in quanto non previsto dalle regole vigenti:
"I firmatari della petizione contro l'acciaieria - ha assicurato
il presidente della II Commissione - avranno comunque la
possibilità di illustrarne i contenuti in lungo e in largo
durante una seduta specifica che dedicheremo alla loro proposta".
Una promessa che non è bastata a Rosaria Capozzi. L'esponente del
Movimento Cinque Stelle è convinta che l'elenco degli auditi
dovesse essere allargato, proprio a norma di regolamento, e per
questo motivo ha annunciato la decisione di non partecipare ai
lavori della Commissione. Capozzi ha dunque abbandonato l'aula,
"indignata dal sentir dire che aumento di emissioni e
inquinamento possano essere occasione di sviluppo economico e
sociale per il territorio".
Una posizione critica condivisa da Furio Honsell di Open, che ha
giudicato "irrituale la scelta di non integrare l'elenco degli
auditi con i primi firmatari della petizione: nella legislatura
precedente ogni richiesta di questo genere era stata accolta". Il
consigliere ha poi consegnato a Maurmair e Budai "una lettera che
mi è stata consegnata dai comitati che in questo momento stanno
animando un sit-in fuori da questo palazzo". Si tratta dei gruppi
di cittadini che nei mesi scorsi avevano raccolto 25mila firme
(quasi 22mila quelle poi riconosciute formalmente) contro il
progetto-acciaieria.
Analoghi gli argomenti di Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e
Sinistra), che "come vicepresidente della IV Commissione" ha
voluto "prendere le distanze dalla scelta di non audire tutti i
portatori di interesse. Chiedo ancora di derogare al regolamento
formale e di dare voce a quei cittadini".
L'approfondimento del progetto delle multinazionali Danieli e
Metinvest era stato richiesto da dieci consiglieri di Opposizione
di cui si è fatto portavoce Massimo Moretuzzo, capogruppo del
Patto per l'autonomia-Civica Fvg.
Dopo aver riepilogato i vari passaggi della vicenda, Moretuzzo ha
auspicato "che si faccia finalmente chiarezza su un progetto che
è evidentemente da tempo sul tavolo della Giunta regionale". "Se
il no espresso di recente dall'Esecutivo è legato a criteri
ambientali - ha aggiunto il capogruppo di Opposizione - sarò il
primo a sottoscrivere questa scelta, ma non mi si venga a dire,
come fa l'assessore Bini in un'intervista di oggi, che non ci
sono i soldi per fare l'investimento, dopo che a luglio abbiamo
votato un assestamento di bilancio da 1 miliardo".
"Ho detto che 250 milioni di soldi pubblici sono risorse
importanti, non ho mai detto che non abbiamo risorse di questo
tipo", gli ha replicato Sergio Emidio Bini, assessore alle
Attività produttive, che partecipa alla seduta assieme ai
colleghi Cristina Amirante (Infrastrutture) e Fabio Scoccimarro
(Difesa dell'ambiente). Bini ha rigettato anche le critiche sulla
mancanza di investimenti regionali relativi all'area Aussa-Corno.
"Dagli studi in nostro possesso - ha aggiunto l'assessore per
spiegare il sostanziale "no" della Giunta - emergono alcuni
aspetti: non c'è lo spauracchio dell'inquinamento, ma ci sono
criticità relative ai trasporti e in particolare a un impianto
ferroviario assolutamente sottodimensionato, con necessità di
investimenti per decine di milioni di euro".
ACON/FA-fc