CAPORALATO. SBRIGLIA (ORA): STUDIARE CONNESSIONI FENOMENI CRIMINALI
Il presidente dell'Osservatorio antimafia al convegno organizzato
nell'aula del Cr
(ACON) Trieste, 7 dic - Bisogna immaginarsi e ricercare le
connessioni, affrontando il tema delle mafie in una visione di
sistema. È questa la strada maestra indicata da Enrico Sbriglia,
presidente dell'Osservatorio regionale antimafia del Fvg (in
sigla Ora), in occasione del convegno organizzato a Trieste sul
tema del caporalato.
"Scomporre i diversi fenomeni criminali attribuendo a ciascuno
spezzone una vita autonoma sarebbe un grave errore", ha aggiunto
Sbriglia. Che ha fatto l'esempio concreto del traffico di esseri
umani e dell'immigrazione clandestina: "Nel momento in cui
l'attività di gruppi criminali poco organizzati dal punto di
vista imprenditoriale genera importanti illeciti profitti, questo
suscita non solo il rapido interesse, ma anche l'appropriazione
del business da parte delle holding del crimine organizzato,
meglio strutturate e in grado di investire le grandi risorse di
cui dispongono, nonché di usufruire delle reti diffuse dei
mercati illeciti".
E sono proprio queste interconnessioni l'oggetto del convegno
organizzato nell'aula consiliare di piazza Oberdan, che chiama a
raccolta "diverse intelligenze, professionalità ed esperienze"
per fornire "possibili chiavi di lettura sui fenomeni, utili a
chiunque si occupi di sicurezza e, soprattutto, di cosa pubblica".
L'auspicio di Sbriglia è che questo lavoro di raccordo delle
diverse problematiche "contribuisca a prevenire meglio, oltre che
necessariamente e doverosamente contrastare e combattere, i
fenomeni criminali di cui stiamo discutendo. Ricordando - ha
concluso il presidente dell'Ora - che le ricchezze illecite non
dispongono di uno status univoco di cittadinanza ma sono sempre,
per loro intrinseca natura e per sfuggire a ogni tipo di
controllo, mobili, volatili e apolidi".
ACON/FA