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MINORI STRANIERI. VI COMM A FAGAGNA: A 18 ANNI C'È LAVORO MA NON CASA

05.11.2024
15:47
Sopralluogo nella struttura gestita da Oikos. Novelli (FI): realtà interessante (ACON) Fagagna (Ud), 5 nov - Primo: esercitare davvero il controllo sulle strutture che chiedono di gestire minori stranieri non accompagnati, per evitare situazioni di pressapochismo quando non di sfruttamento. Secondo: individuare strutture semi-sanitarie che possano occuparsi dei tanti ragazzi con sindrome da stress o disturbi del comportamento.

Terzo: risolvere un vero e proprio paradosso, quello dei tanti minori stranieri che, dopo essere diventati maggiorenni, in Friuli Venezia Giulia trovano facilmente un lavoro ma quasi mai una casa in cui vivere, "perché i proprietari difficilmente si fidano di affittare a un bengalese di diciott'anni, per quanto abbia un impiego regolare".

Sono queste le richieste avanzate dai responsabili dell'associazione Oikos ai consiglieri regionali della VI Commissione giunti in sopralluogo a Fagagna per visitare la comunità di accoglienza "Il mondo in casa", quarta tappa di un percorso iniziato al Civiform di Cividale e proseguito nelle strutture di San Leonardo e della Casa dell'Immacolata di Udine.

Guidati dal presidente Roberto Novelli (Forza Italia), i rappresentanti istituzionali hanno visto con i loro occhi i locali comuni in cui si pranza, si gioca e si tengono corsi di italiano e laboratori, ma anche le camere abitate attualmente da 20 ragazzi di varie provenienze (senza mai un'etnia dominante per precisa scelta dei gestori), seguiti da 11 operatori regolarmente stipendiati con paghe che vanno dai 1250 ai 1700 euro netti al mese.

Il quadro economico - che mette in conto anche l'affitto delle strutture, in quanto Oikos non ha beni di proprietà - sta in piedi grazie ai contributi pagati dai Comuni, con Udine che versa 80 euro al giorno per ciascun minore assegnato e Trieste 90 euro. Anche se il presidente dell'associazione, Giovanni Tonutti - oggi affiancato dal coordinatore dell'area accoglienza Ruben Cadau e dalla responsabile degli educatori Elisa Sartori - assicura che "di fatto non ci sono avanzi: in termini di risorse finanziarie, quel che entra esce. E 20 è il numero minimo per poter stare in piedi. Va un po' meglio nell'altra nostra struttura, a Cervignano, dove ospitiamo 23 minorenni".

Dunque piccoli numeri ma anche molti problemi o se preferite tante sfide da accettare, accanto alla soddisfazione di aver creato una vera comunità "dove tutti ci sentiamo partecipi di un progetto più che dipendenti", ha assicurato Sartori. Il tema principale, come si diceva, è il dopo-maggiore età "quando solo pochi ragazzi particolarmente bravi a scuola possono beneficiare del prosieguo amministrativo, ovvero di altri 3 anni di gestione da parte nostra", ha spiegato ancora Tonutti. In quei casi Oikos preferisce far vivere i neo diciottenni al di fuori della comunità, per accelerare il loro processo di autonomia. E ha trovato sponda nel Comune di Fagagna - presente all'incontro di oggi con il sindaco Daniele Chiarvesio - che ha messo a disposizione un appartamento per 7 ragazzi con regolare contratto di lavoro.

"Si tratta - ha commentato Novelli - di un percorso di accoglienza e di integrazione estremamente interessante e innovativo, pur considerando che il problema dell'arrivo dei minori stranieri è complesso e difficile da risolvere, e va letto anche con gli occhi della gente che spesso è preoccupata per alcune situazioni di violenza che sono state riscontrate". Il presidente della Sesta ha chiesto e ottenuto chiarimenti in particolare sull'aspetto dello sbocco lavorativo dei giovanissimi ospiti, sentendosi ribadire da Tonutti e Cadau che "le aziende ci richiedono costantemente i ragazzi, al punto da concordare con loro anche l'insegnamento di un lessico più tecnico nei corsi di italiano, ma mancano le soluzioni abitative e c'è il rischio di finire a vivere in condizioni poco dignitose, quando non addirittura in strada".

Il consigliere Francesco Martines (Pd) ha proposto di "coinvolgere le Ater, aziende pubbliche, che potrebbero riservare una percentuale di alloggi a questi ragazzi", mentre Serena Pellegrino (Avs) ha ipotizzato degli "sgravi fiscali per chi affitta loro un appartamento" e la predisposizione "di una sorta di patentino per i ragazzi che sono stati formati qui". Il problema "dell'abitare possibile" è centrale anche per Manuela Celotti (Pd), che suggerisce di programmare un'audizione formale dei gestori delle comunità di accoglienza.

Furio Honsell (Open) si è soffermato sul modello di gestione di Oikos e sulla formazione dei formatori, mentre Laura Fasiolo (Pd) ha invitato la Regione a vigilare di più sul percorso di accreditamento. "Abbiamo capito - ha detto Stefano Balloch di FdI - che le risorse investite nella nostra regione sono ben impiegate, e ci avete fornito spunti interessanti sul problema casa e sulla gestione delle vulnerabilità". Al sopralluogo hanno partecipato anche Manuele Ferrari della Lega e Massimiliano Pozzo del Pd. ACON/FA-fc



  • Il presidente della VI Commissione, Roberto Novelli (FI), primo da destra accanto a Serena Pellegrino (Avs), due educatrici di Oikos, Stefano Balloch (FdI) e Furio Honsell (Open)
    Il presidente della VI Commissione, Roberto Novelli (FI), primo da destra accanto a Serena Pellegrino (Avs), due educatrici di Oikos, Stefano Balloch (FdI) e Furio Honsell (Open)
  • Alcuni consiglieri della VI Commissione durante il sopralluogo a Fagagna: da destra Balloch, Massimiliano Pozzo (Pd), Manuele Ferrari (Lega), Pellegrino, il presidente Novelli e Francesco Martines (Pd)
    Alcuni consiglieri della VI Commissione durante il sopralluogo a Fagagna: da destra Balloch, Massimiliano Pozzo (Pd), Manuele Ferrari (Lega), Pellegrino, il presidente Novelli e Francesco Martines (Pd)
  • La visita alla sala da pranzo della comunità 'Il mondo in casa': da destra Pozzo, Manuela Celotti (Pd), Ruben Cadau di Oikos, Ferrari e Martines
    La visita alla sala da pranzo della comunità 'Il mondo in casa': da destra Pozzo, Manuela Celotti (Pd), Ruben Cadau di Oikos, Ferrari e Martines
  • Il confronto al tavolo al termine della visita. La terza da destra è la consigliera Laura Fasiolo (Pd)
    Il confronto al tavolo al termine della visita. La terza da destra è la consigliera Laura Fasiolo (Pd)
  • Un altro momento del confronto tra i consiglieri della Sesta e i vertici dell'associazione Oikos
    Un altro momento del confronto tra i consiglieri della Sesta e i vertici dell'associazione Oikos
  • I vertici di Oikos con il sindaco di Fagagna, Daniele Chiarvesio, terzo da sinistra
    I vertici di Oikos con il sindaco di Fagagna, Daniele Chiarvesio, terzo da sinistra