MINORI STRANIERI. BULLIAN (PAT-CIV): DA FEDRIGA BECERA PROPAGANDA
(ACON) Trieste, 22 mar - "Direi che l'Amministrazione regionale
di Destra ha lanciato un'offensiva in grande stile sul tema dei
minori stranieri non accompagnati, mescolando propaganda e
volontà punitiva nei confronti di investimenti in corso, con il
blitz avvenuto nel Consiglio regionale di mercoledì scorso
portando direttamente in Aula un emendamento a sorpresa".
Lo afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg a margine dell'approvazione da parte del
Consiglio regionale del disegno di legge in materia di sicurezza,
immigrazione e finanza pubblica.
"Partirei dalla propaganda - prosegue Bullian -: il presidente
Fedriga è arrivato addirittura a parlare di 'cifre folli' per i
minori stranieri non accompagnati, riferendosi al tetto massimo
di 120 euro al giorno per ogni minore da rimborsare agli enti
gestori, quindi fino ai 3.600 euro al mese. Senza entrare nel
merito della cifra, ciò che Fedriga non dice è chi ha stabilito
quel tetto. Presto detto: la Giunta regionale del Fvg,
precisamente con la delibera 123 del 31 gennaio 2025".
"Nel dispositivo della delibera - spiega l'esponente di
Centrosinistra - si afferma, infatti, che 'la Giunta regionale,
all'unanimità, delibera di stabilire, per l'anno solare 2025, ai
sensi dell'articolo 7, comma 5, della legge regionale 9/2023, i
valori massimi onnicomprensivi ammessi a rimborso delle rette
giornaliere per l'accoglienza di minori stranieri non
accompagnati presso le comunità per l'integrazione sociale e
culturale, in misura pari a euro 120,00 più Iva e di euro 85,00
più Iva giornalieri nel caso di neomaggiorenni'".
"Per completezza, aggiungo che rispetto ai 120 euro rimborsabili,
ben 100 euro li stanzia lo Stato e solamente la differenza la
Regione Fvg. Se Fedriga pensava fossero comunque troppi - incalza
Bullian -, un mese e mezzo fa poteva deliberare diversamente,
lasciando solo la copertura statale (tra l'altro prevista da un
Governo di Destra). Mi pare evidente che Fedriga a livello
amministrativo proceda in una direzione, e poi faccia sparate
politiche nell'altra. Delle due resti una: deve esserci coerenza
fra gli atti e le dichiarazioni pubbliche".
"L'attacco piuttosto frontale al mondo della cooperazione mi ha
lasciato peraltro colpito - evidenzia il consigliere di
Opposizione - : senza escludere che possano esserci strutture mal
gestite, un attacco generalizzato appare in stridente contrasto
con le affermazioni riferibili ad altri settori, come quello
socio-sanitario, dove il privato viene considerato un fedele
alleato da ampliare a supporto del pubblico. In questo caso,
all'opposto, invece va seccamente criticato: altro caso di doppio
binario piuttosto deludente da un punto di vista della
credibilità generale".
"La modifica normativa introdotta - spiega - non entra
minimamente nel merito di come si gestiscono le strutture (quindi
eventuali correttivi rispetto alla situazione esistente non
verranno introdotti grazie a questa norma), che semplicemente
interviene sul fabbisogno regionale (il numero di posti) e sulla
collocazione territoriale (il dove), con criteri rimandati a una
futura delibera di Giunta. Peraltro, una disponibilità a
discutere sull'esigenza di una regia regionale ovviamente esiste,
che deve avvenire parallelamente a una regia nazionale, che
potrebbe e dovrebbe essere anche favorita dal ruolo di Fedriga
come presidente della Conferenza Stato-Regioni".
"Infine, la volontà punitiva nei confronti di investimenti in
corso emerge, invece, dall'esplicitazione in norma che il nuovo
parere vincolante regionale varrà anche per le procedure già
aperte. È evidente che la norma sia a rischio impugnazione,
mancando una clausola di salvaguardia per gli investimenti in
corso, che vanno gestiti sulla base delle normative in vigore al
momento del deposito delle richieste: in una Regione di diritto -
conclude Bullian - funziona così".
ACON/COM/sm