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ANTIMAFIA. LAVORO IN NERO E USURA, MANTENERE ALTA ATTENZIONE IN FVG

14.05.2025
16:15
Nella relazione della presidente dell'Osservatorio regionale, Barbara Clama, dati che certificano fenomeni sempre diffusi

(ACON) Trieste, 14 mag - Sono 173 i lavoratori in nero individuati nel luglio 2024 dalla Guardia di finanza di Pordenone, a cui si aggiungono 5 lavoratori irregolari, 91 datori di lavoro sanzionati e 43 attività sospese. Dei 173 lavoratori in nero, 81 sono stati utilizzati in agricoltura, 25 nella ristorazione, 17 in edilizia e 16 in attività di volantinaggio. Quanto alla provenienza geografica, compresi alcuni richiedenti asilo, 62 erano italiani, 39 pachistani, 16 indiani, 16 rumeni e 14 albanesi. Sono questi alcuni dei dati resi noti dall'Osservatorio regionale antimafia (Ora), presieduto da Barbara Clama, in merito alle attività svolte dall'Organo di garanzia nel periodo che va da Aprile 2024 a Marzo 2025. Gli attuali componenti dell'Osservatorio, (costituito oltre che da Clama, da Raffaele Conte, Gerardo Falcone, Rosario Genova, Paolo Tomasin) sono stati nominati nel luglio 2024, subentrando ai membri precedenti. "Tuttavia - rassicura Clama nella sua relazione - l'avvicendamento dei nuovi componenti non ha comportato alcun rallentamento delle attività dell'Osservatorio che ha potuto portare avanti la programmazione già avviata in materia di legalità".

In merito allo sfruttamento dei lavoratori e al lavoro irregolare, dunque, l'Osservatorio fa sapere di "aver continuato a svolgere l'attività di monitoraggio avviata nel 2023", evidenziando che "la situazione, nel corso del 2024, non è migliorata rispetto all'anno precedente e che l'unico dato in calo è risultato essere quello dei datori di lavoro sanzionati per impiego di lavoratori clandestini".

"Una sfida ancora da vincere è quella di superare la ritrosia a denunciare da parte dei lavoratori sfruttati, spesso stranieri poco informati dei diritti che l'ordinamento riconosce loro. Si tratta di un reato difficile da accertare, per il quale la testimonianza dei lavoratori è di fondamentale importanza. Per tale ragione - fa sapere Clama - sono state organizzate alcune attività anche in collaborazione con l'Università di Udine in tema di lavoro e tutela nel sistema di prevenzione antimafia, mentre il Comando provinciale della Guardia di finanza e il Prefetto di Pordenone hanno creato un tavolo interforze per il contrasto al lavoro irregolare".

Per quanto riguarda la criminalità organizzata di stampo mafioso, dal monitoraggio effettuato sul territorio del Friuli Venezia Giulia non emerge un radicamento. Tuttavia - evidenzia l'Osservatorio - è di estrema importanza mantenere alta la soglia di attenzione, specialmente in considerazione della posizione geografica della regione che si colloca sulle vie di transito del traffico di stupefacenti e di immigrati clandestini gestito da organizzazioni criminali transnazionali. In questo contesto, sono state realizzate attività di sensibilizzazione di contrasto alla criminalità organizzata attraverso incontri con la cittadinanza e una più ampia diffusione della cultura della legalità.

Tra le iniziative promosse dall'Osservatorio, si annovera un accordo quadro tra il Consiglio regionale e il dipartimento di scienze giuridiche dell'Università di Udine con l'obiettivo di sviluppare attività congiunte di formazione, ricerca e terza missione. Sempre in collaborazione con l'ateneo sono stati attivati diversi tirocini. Nel 2024 sono state impartite 400 ore di formazione a quattro tirocinanti dell'Università di Trieste impegnati in attività di analisi, studio e ricerca sul fenomeno dell'usura, tema del focus annuale 2024 individuato dall'Osservatorio.

"E sull'usura, dall'analisi effettuata in Fvg - afferma la presidente Clama -, il numero di procedimenti penali è risultato essere risibile: dai dati comunicati al Tribunale di Pordenone, al 3 Ottobre 2024 non risultavano procedimenti pendenti, mentre nel periodo 2020-23 vi è stata una sola condanna e sono state iscritte una notizia di reato a carico di noti e due a carico di ignoti. Presso il Tribunale di Udine, invece, nel medesimo periodo del 2024 risultavano pendenti due procedimenti, mentre nel 2020-23 non vi sono state sentenze di condanna".

Tuttavia, nella relazione viene sottolineato che "l'attività mafiosa ha tendenzialmente abbandonato l'utilizzo della violenza e dell'intimidazione e mira ad un'infiltrazione silente dell'economia attraverso il controllo di settori economici più redditizi. Difatti, in Fvg tra aprile 2023 e aprile 2024, i prestiti bancari alle imprese sono diminuiti del 10,3%. Le riduzioni più forti si sono registrate a Trieste (-18,5%) e Gorizia (-14,1%). In seguito all'aumento dei tassi di interesse, molte imprese hanno sospeso o rinviato gli investimenti. Inoltre, nel 2024 si è avuto un aumento dei casi di insolvenza. Dunque, la difficoltà di accesso al credito bancario, l'aumento delle insolvenze, le regole bancarie sempre più stringenti per la concessione dei finanziamenti possono creare un circolo vizioso e indurre privati ed imprese a rivolgersi agli usurai. La sfida rimane quella di garantire un'efficace applicazione delle norme e un supporto concreto a chi è vittima del reato di usura o, trovandosi in difficoltà, rischia di esserlo".

Tra le altre attività promosse dall'Osservatorio regionale, anche la collaborazione con la biblioteca del Consiglio regionale di Trieste con la quale, dal 2021, è stato creato lo scaffale antimafia che comprende una raccolta di volumi e di documenti dedicati ai temi della lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso e che viene costantemente aggiornato. Sono stati, inoltre, patrocinati 7 eventi e organizzati due convegni: uno in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno delle vittime della mafia (il 21 marzo 2024), e l'altro sul tema usura lo scorso novembre, nonchè si sono svolte una serie di audizioni con i portatori di interesse sul tema del caporalato e sulle criticità del territorio regionale.

Infine, Clama fa sapere che "per il 2025-26 l'Osservatorio antimafia ha individuato come focus annuale i traffici illeciti della criminalità organizzata, anche attraverso il territorio del Friuli Venezia Giulia".

"In questo contesto - conclude la presidente di Ora - l'osservatorio cercherà di svolgere non solo attività di monitoraggio, ma anche di rafforzare la rete di collaborazione tra istituzioni, enti locali e forze di polizia al fine di contrastare efficacemente, ma soprattutto di prevenire, le attività criminose nel nostro bellissimo e unico territorio". ACON/SM-fc



  • La presidente dell'Osservatorio regionale antimafia, Barbara Clama
    La presidente dell'Osservatorio regionale antimafia, Barbara Clama