ENERGIA. MARTINES (PD): RETE NON ASSORBE SOVRAPPRODUZIONE FOTOVOLTAICO
(ACON) Trieste, 16 mag - "Dopo la probabile spallata data alla
legge regionale sulle energie rinnovabili dalla sentenza del Tar
del Lazio sul decreto inerente le aree idonee, un'altra spada di
Damocle pende sulla regione, ossia la saturazione della rete
nell'assorbire maggiori quantità di energia. Questo comporta un
rallentamento delle autorizzazioni per gli allacciamenti di
impianti fotovoltaici alla rete che arrivano addirittura tra i
600 e gli 800 giorni lavorativi. Resta da capire se esista
un'interlocuzione tra la Regione e il gestore della rete per
affrontare questa situazione e quanto tempo sarà necessario per
arrivare a una capacità della rete tale da assorbire le
produzioni degli impianti in approvazione".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd) che, attraverso un'interrogazione, pone alla Giunta
la questione della capacità di assorbimento di energia prodotta
dagli impianti fotovoltaici da parte della rete elettrica
nazionale.
"L'erogazione da parte della Regione di sostegni economici a
favore di privati e imprese per l'installazione di impianti
fotovoltaici per la produzione di energia elettrica - prosegue
Martines - stride con il fatto che, come si apprende dal sito
internet di e-distribuzione, alcune cabine primarie at/mt
(Manzano, Palmanova, Codroipo, Stradalta, San Quirino) presentano
un completo livello di saturazione e altre presentano un livello
di saturazione 'per le quali si evidenzia l'inversione del flusso
di energia con una potenza massima in immissione sulla rete di
trasmissione nazionale superiore al limite di attenzione'".
"In sostanza - spiega l'esponente dem - la rete non è in grado di
assorbire la sovrapproduzione di energia prodotta dagli impianti
fotovoltaici di grande portata, quindi quelli realizzati dalle
imprese del settore".
"Del totale delle domande fatte in Regione ben l'83 per cento
riguarda la Bassa friulana, quindi se c'è un rallentamento certo
non può che dare quantomeno un sollievo, anche perché in futuro
si potrebbero trovare altre fonti alternative per produrre
energia rinnovabile. Ma alla luce di questo - conclude Martines -
è bene che la Regione chiarisca se ha idea su come affrontare
quest'ulteriore questione".
ACON/COM/sm