SICUREZZA. V COMM: OK PROGRAMMA 2025 DA 7,5 MLN, NOVITÀ PER ACI E TPL
(ACON) Trieste, 29 mag - Il Programma regionale di
finanziamento in materia di politiche di sicurezza integrata per
l'anno 2025, destinato alle amministrazioni locali e del valore
di 7,5 milioni di euro, ha trovato il benestare della maggioranza
della V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis
(Fedriga presidente), mentre le Opposizioni si sono astenute, a
parte Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), contrario.
Il documento, illustrato dall'assessore regionale Pierpaolo
Roberti, è parte integrante della legge regionale 5 del 2021 e si
basa sul desiderio di potenziare la Polizia locale (Pl), sia per
riuscire ad offrire ai cittadini un servizio uniforme sul
territorio regionale, sia per sostenere le sue attività
operative, il tutto anche attraverso l'innovazione tecnologica,
informatica e di videosorveglianza, nonché l'integrazione
inter-istituzionale.
Parallelamente, il Programma prevede la formazione professionale
degli operatori di Pl; il finanziamento di progetti finalizzati
al riconoscimento e alla prevenzione della devianza sociale, dei
fenomeni di disagio, del bullismo e del cyberbullismo, del
vandalismo, dell'uso di sostanze psicotrope, nonché a un utilizzo
consapevole dei social network e alla diffusione della cultura
della legalità rivolta ai giovani; il sostegno alla cultura della
sicurezza stradale attraverso progetti finanziati agli Automobile
club operanti in regione (Aci Fvg).
Sempre dal documento programmatico si apprende che nelle more di
un protocollo d'intesa tra le prefetture, l'Amministrazione
regionale e l'Anci Fvg, viene previsto l'impiego di operatori di
sicurezza privata nel Trasporto pubblico locale (Tpl): le risorse
destinate alla realizzazione del progetto saranno demandate al
gestore unico del servizio di Tpl regionale (Tpl Fvg scarl), che
si attiverà in modo armonico con le prefetture.
Come accennato, basandosi sull'analisi delle criticità emerse nel
triennio 2022-24, tra gli obiettivi e le strategie per il 2025 si
affermano: il potenziamento del controllo territoriale attraverso
strumenti tecnologici avanzati; la manutenzione e l'aggiornamento
degli strumenti in uso alla Polizia locale; la creazione di forme
associative tra gli enti locali per un impiego coordinato delle
risorse e del personale; il coinvolgimento delle prefetture
territoriali quali raccordi tra forze di Polizia dello Stato ed
enti locali; l'interconnessione delle sale operative della Pl e
delle forze dell'ordine; regolamentare la collaborazione tra la
Pl e gli operatori della sicurezza sussidiaria (come il personale
di istituti di vigilanza privata e gli addetti ai servizi di
controllo); la prevenzione sociale e comunitaria.
Quanto alle risorse, parte capitale e parte corrente, per il 2025
il sostegno finanziario alla sicurezza seguirà le linee guida
previste dalla legge regionale 5/2021. Si parla di 5,2 milioni di
euro per il funzionamento dei corpi di Pl (dall'armamento alle
sale operative, nuove o da ammodernare, alla videosorveglianza;
tutti i dettagli nella sezione II del Programma); 900mila euro
per la sicurezza sussidiaria (vigilanza privata), destinati ai
Comuni con oltre 25mila abitanti o con grande ricettività, ovvero
i Comuni turistici (sezione III); 400mila euro per le gestioni
associate (sezione IV); 450mila euro per gli interventi per le
fasce deboli (novità, con 50mila euro di parte capitale per spese
di investimento, il resto in conto corrente; sezione V); 100mila
euro all'Aci Fvg (si persegue un'azione oggi sperimentale;
sezione VI); 450mila euro alla Tpl Fvg scarl (altra novità,
perché voce che entra per la prima volta nel Programma sicurezza;
sezione VII). Totale dello sforzo economico, come già detto: 7,5
milioni di euro.
Dall'assessore Roberti anche una riflessione sul fatto che il
numero di furti nelle abitazioni è molto spesso causato da
malavitosi che arrivano dalle zone confinarie, dal Veneto
piuttosto che dalla Slovenia: ecco allora l'importanza dei
sistemi di videosorveglianza ma anche di lettura delle targhe.
Nel corso del dibattito Honsell ha contestato che la sicurezza
sussidiaria riceva 900mila euro, cifra a suo dire non banale,
verso la quale ha espresso parere negativo ('Non siamo noi ad
averla prevista - gli ha controbattuto Roberti -, ma la
perseguiamo perché prevista per legge; i vigilantes garantiscono
azioni come il presidio sui mezzi, in modo tale che le forze
dell'ordine possano fare altro') e ha affermato che vorrebbe un
maggiore controllo sulla qualità del servizio offerto dalle
società di Tpl finanziate dalle Regione. Inoltre, le azioni
educative e inclusive 'sono voci sempre troppo generiche nei
programmi giuntali. Per tutto questo, il mio giudizio non può che
essere negativo'.
Attenzione da Laura Fasiolo (Pd) alle risorse, aumentate negli
anni, che però non fanno calare il numero dei reati, che
colpiscono soprattutto gli anziani, a beneficio dei quali
andrebbe prevista maggiore formazione e informazione per
difenderli dai raggiri telematici. Importante, per la consigliera
dem, anche l'attenzione verso il disagio giovanile e la funzione
dell'educatore di strada, alla quale la Regione dovrebbe dedicare
uno sforzo più importante. 'Non sono volontari qualunque - ha
spiegato Fasiolo - ma persone formate, con capacità di interagire
con i giovani e i più deboli, non fanno solo controllo ma anche
prevenzione e ascolto'.
Un concetto, questo, evidenziato dalla collega di partito Manuela
Celotti, che ha apprezzato le aree protette per i più deboli, ma
vorrebbe che ai Comuni fosse assicurata nel tempo l'operatività
dei sistemi di sicurezza, oltre a un aumento delle risorse per la
gestione associata per garantire una spinta ancora più forte che
deve diventare strutturale, andare oltre il triennio, e per la
sezione V, 'perché formare i giovani è fondamentale. Un conto
sono i volontari per la sicurezza, che ti garantiscono una
funzione deterrente, altro sono gli educatori di strada, che come
dice il termine stesso non sono presenti per controllare ma per
intercettare il sentore sullo stato di sicurezza o meno percepito
dai cittadini e intervenire con prevenzione, ascolto,
informazione'.
Per Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), nella
sezione V potrebbe essere allargata la tematica del disagio
giovanile e quanto previsto per le donne; dalle Aci Fvg arriva il
dato che l'incidentalità maggiore riguarda gli stranieri al
volante, forse si potrebbero favorire progetti di sicurezza
stradale loro dedicati. 'Non abbiamo dato indicazioni alle Aci
Fvg, che sono libere di presentare progetti dedicati - gli ha
fatto sapere Roberti -, infatti quella di Gorizia ad esempio ha
un programma proprio per gli stranieri'.
Temi sentiti e sensibili nelle loro sfaccettature, per Orsola
Costanza (FdI), che ha parlato in termini di 'finanziamenti
fondamentali, perché permettono di potenziare il lavoro messo in
campo quotidianamente dalla Polizia locale. Il loro obiettivo è
il nostro obiettivo: aumentare la sicurezza, reale e percepita,
dei nostri cittadini'.
Intervenire contro i femminicidi non significa solo sicurezza ma
'salvezza', per Serena Pellegrino (Avs), che ha auspicato
interventi interconnessi tra Direzioni regionali, ovvero tra
Sicurezza, Scuola, Famiglia, Cultura, per un percorso di
educazione affettiva degli uomini, 'che oggi latita'.
'Sono d'accordo - ha commentato Carlo Grilli (Fedriga presidente)
- ma faccio presente che già esiste questa interfaccia tra
Direzioni, per un tema, quello della sicurezza, affrontato con un
servizio integrato, di educazione e di accompagnamento delle
persone. Però oggi parliamo di Programma sicurezza, non di azioni
che riguardano la salute e dunque vanno trattate in un'altra
Commissione'.
Il capogruppo Antonio Calligaris (Lega) ha rammentato che il
Programma si rifà ad una legge che in Aula fu molto dibattuta,
mentre oggi coglie l'apprezzamento di tutti, in quanto anche le
Opposizioni hanno comunque speso parole di consenso. 'Questo
Programma rende strutturale la norma voluta dalla Lega, da sempre
favorevole alla presenza di operatori per la sicurezza sui mezzi
del Tpl a fini di deterrenza e di percezione della sicurezza da
parte dei cittadini'.
ACON/RCM-fa