ALPINI. MIANI-RUSSO: MOSTRA IN USA, VALORI VIAGGIANO CON EMIGRATI FVG
(ACON) Trieste, 30 giu - Da New York a Philadelphia, la mostra
sugli alpini promossa da Eraple, l'ente regionale Acli per i
problemi dei lavoratori emigrati, porta nelle capitali del mondo
la storia e i valori delle penne nere, riunendo i corregionali
sparsi nei cinque continenti.
"Tutti all'estero", questo il titolo della rassegna composta da
oltre 20 pannelli storico-descrittivi sugli alpini e la loro
presenza nel mondo, è arrivata nei giorni scorsi in Pensylvania.
Con la regia dell'Eraple e del suo direttore, Cesare Costantini,
si sono riuniti per la prima volta presso la Venetian Club Hall i
soci dell'Eraple, dell'Efasce, il gruppo alpini Usa, la Famee
furlane di New York ed altri esponenti della comunità italiana
presente in città.
Accolti dalla locale presidente Efasce, Rosemary Maieron, sono
arrivati in torpedone i colleghi di New York, capitanati dal
presidente Robert Filippi, che nel ringraziare per la calorosa
accoglienza ed attenzione ha omaggiato la presidente Maieron con
alcuni libri storici e ricettari in friulano italiano e inglese
creati per l'occasione per divulgare e rendere comprensibile a
tutte le generazioni il significato di "Io Sono Friuli Venezia
Giulia".
Cesare Costantini, nell' illustrare le modalità di questo tour
mondiale della mostra, ha voluto ringraziare la Regione Friuli
Venezia Giulia, che finanziando l'iniziativa ha riconosciuto
l'importanza del progetto per i corregionali nel mondo.
Singolare e particolarmente gradita la scelta di riunire al
tavolo carnici, udinesi, triestini e friulani "di cà e di là da
l'aga" accumunati da un unico sentimento di appartenenza alla
Regione Fvg e all'Italia. Passando da un tavolo all'altro è stata
continua la narrazione di chi chi, nel dopoguerra, cresciuto a
pane e miseria ha lasciato la propria terra per cercare fortuna
altrove e aiutare chi era rimasto a casa. Stupisce leggere che
negli anni 50-60 gli uffici postali regionali, ed in particolare
quelli delle Valli del Natisone, grazie alle rimesse degli
emigranti, erano i più ricchi d'Italia.
In una serata con menù rigorosamente friulano (formaggio
Montasio, prosciutto di San Daniele, frico, prosecco e gubana),
non è mancata la musica. Prima il canto degli inni italiano e
americano, poi il concerto in diretta streaming da Remanzacco del
coro alpino Montenero di Cividale, che ha regalato emozioni e
commozione alla folta ed attenta platea.
Pierluigi Parpinel, portando i saluti del gruppo Ana di Cividale,
ha ribadito come si sia consolidato il rapporto di gemellaggio
con gli alpini in America ed in particolare con l'instancabile
presidente Eliseo De Marco, annunciando una possibile trasferta
del coro nella Grande mela il prossimo anno.
Il consigliere regionale Elia Miani (Lega), nell'esprimere i
complimenti per l'iniziativa, ha ribadito come gli alpini "siano
sempre una garanzia in tutte le occasioni, un grande biglietto da
visita ed un prodotto da esportare nel mondo. L'esibizione del
coro Montenero - ha proseguito Miani - offre lustro al territorio
e conferma ancora una volta come attraverso la musica in tutte le
sue forme si possono rivivere emozioni anche a distanza". Il
consigliere ha concluso annunciando un importante impegno da
parte della Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno di cori e
bande capaci di mantenere vivo e divulgare il patrimonio
artistico culturale della musica friulana.
Il consigliere regionale Francesco Russo (Pd), associandosi ai
complimenti per l'iniziativa dell'Eraple che vedrà la mostra
sugli alpini viaggiare e sostare nelle capitali del mondo, ha
voluto fare una attenta e profonda riflessione "sulle capacità
degli alpini, che con la loro storia ed indiscussa onorabilità
fungono da catalizzatore superando la diaspora friulana delle
varie associazioni. Oggi più che mai fare squadra e ritrovarsi
attorno alla bandiera friulana, specialmente all'estero, è il
miglior esempio per mantenere vivi i valori che hanno permesso a
milioni di friulani nel mondo di affermarsi ed integrarsi, senza
mai dimenticare le proprie origini e radici. Un grazie pertanto
agli alpini e a tutte le associazioni presenti", ha concluso
Russo.
ACON/COM/aa