EDILIZIA. PUTTO (PATTO-CIVICA): VOTO CONTRARIO PER METODO E MERITO
(ACON) Trieste, 1 lug - "Il gruppo consiliare Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg ha votato contro il disegno di legge n.
54, approvato oggi in Aula con i soli voti della maggioranza. Si
tratta di un provvedimento che solleva preoccupazioni tanto nel
merito quanto nel metodo, con effetti potenzialmente distorsivi
sulla cultura della legalità urbanistica e sull'equilibrio tra
semplificazione e tutela della qualità dell'abitare".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto.
"Nel merito - spiega Putto - la legge, pur presentandosi come un
intervento tecnico di aggiornamento normativo, introduce di fatto
un'estensione ampia delle possibilità di sanatoria edilizia,
andando a legittimare situazioni che fino a oggi erano
considerate non compatibili con i requisiti minimi di
abitabilità. In particolare, colpisce la facilità con cui si
derogano parametri fondamentali di carattere igienico-sanitario,
con il rischio di abbassare in modo strutturale gli standard
abitativi in nome della regolarizzazione. Una scelta che non
condividiamo e che riteniamo sbagliata nel principio e nella
prospettiva".
"Le sanatorie - ricorda l'esponente dei civici - non possono
diventare la scorciatoia per sistemare comportamenti che hanno
violato regole condivise, a danno di chi, invece, ha sempre
operato con correttezza, sostenendo tempi lunghi, costi e
responsabilità. Il messaggio che ne deriva è fortemente
diseducativo e rischia di minare la fiducia dei cittadini verso
l'equità dell'azione amministrativa".
Sul piano del metodo il consigliere delle Opposizioni sottolinea
"la mancanza di trasparenza e partecipazione nel percorso
legislativo: nonostante l'importanza e la delicatezza del tema,
non si è ritenuto opportuno attivare un ciclo di audizioni per
ascoltare le categorie professionali, i tecnici comunali, le
associazioni di settore. Una scelta che ha impedito un confronto
utile a migliorare il testo e a comprenderne l'impatto reale sul
territorio. Ancor più discutibile è stato l'inserimento, a
ridosso della seduta d'Aula, di emendamenti sostanziali da parte
della maggioranza, alcuni dei quali in aperta contraddizione con
quanto condiviso in sede di Commissione e tesi a sanare
situazioni particolari, non proprio nello spirito di ciò che
dovrebbe perseguire un intervento legislativo".
"Avevamo inizialmente espresso un voto di astensione in
Commissione nella speranza che il dibattito in Aula potesse
offrire un'occasione di approfondimento e miglioramento. Ma il
modo in cui si è proceduto, insieme al contenuto finale della
norma, ha rafforzato tutte le nostre perplessità. Per questo
abbiamo votato convintamente contro. Continueremo a sostenere con
determinazione un modello di governo del territorio fondato su
legalità, trasparenza, qualità e partecipazione", conclude la
nota.
ACON/COM/mv