FINE VITA. HONSELL (OPEN): CASO OPPELLI, INACCETTABILE TERZO DINIEGO
(ACON) Trieste, 2 lug - "È davvero crudele il terzo diniego alla
richiesta di Martina Oppelli di un'assistenza per una morte
dignitosa da parte dell'azienda ospedaliera di Trieste".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Open Sinistra
Fvg Furio Honsell, in merito al caso della donna triestina,
affetta da vent'anni di sclerosi multipla e a cui è stato negato
per la terza volta l'accesso al suicidio medicalmente assistito.
"Opporre sofismi a una richiesta fatta in condizioni di profonda
e irrimediabile sofferenza fisica - evidenzia Honsell -, nonché
di umiliazione psicologica, per la totale dipendenza da
caregivers, macchine e terapie, è una violazione dei diritti
fondamentali di autodeterminazione di una persona. Le specifiche
caratteristiche, per applicare la norma, della Corte
Costituzionale ci sono tutte e non è dunque accettabile che
questo principio venga messo in discussione da chi dovrebbe
fornire servizi ai cittadini".
"Per questo motivo - spiega il consigliere di Opposizione -, mi
sono adoperato in passato e anche recentemente a raccogliere
firme in appoggio all'associazione Coscioni, per proporre leggi
che non lascino adito a dubbi sulla loro applicabilità. È adesso
aperta, anche con Spid online, la raccolta firme per una legge di
iniziativa popolare che superi l'inerzia parlamentare".
"Una legge che eviti che alla fine venga depositata, da parte del
Governo - conclude Honsell -, una norma che chiuda ulteriormente
lo spiraglio di morte dignitosa, aperto dalla Corte alle persone
con diagnosi nefasta e non-autosufficienti, con la sentenza
relativa al DJ Fabo".
ACON/COM/sm