ISTRUZIONE. NOVELLI (FI): NON CONFONDERE I BAMBINI CON LE DRAG QUEENS
(ACON) Trieste, 2 lug - "Ci sono circostanze in cui la
provocazione rasenta il grottesco. Ritengo sconcertante che il
Museo di Udine organizzi un'attività destinata ai bambini della
scuola dell'infanzia in cui una drag queen legge storie con
l'obiettivo dichiarato di promuovere l'inclusione e contrastare
la discriminazione. Davvero è necessario ricorrere a un uomo
vestito da donna per trasmettere valori così importanti? Non
esistono forse altri strumenti, più adeguati all'età dei bambini,
per parlare di rispetto e uguaglianza?". Se lo chiede il
consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, che in una
nota torna a sollevare il tema dell'educazione nelle scuole e
degli approcci adottati in contesti pubblici rivolti ai più
piccoli.
"Non mettiamo certo in discussione l'importanza di promuovere
l'inclusione e prevenire comportamenti discriminatori - afferma
Novelli -, ma iniziative di questo tipo rischiano di sortire
l'effetto opposto: creare confusione, se non addirittura disagio,
nei bambini, che si trovano a confrontarsi con messaggi e
rappresentazioni difficili da comprendere, soprattutto alla loro
età. Educare al rispetto non significa introdurre elementi che
potrebbero disorientare fino, in casi estremi, a traumatizzare".
"Non è la prima volta che in Friuli Venezia Giulia si
sperimentano progetti educativi discutibili e fantasiosi -
ricorda il consigliere - al punto di sfiorare la parodia. Non
possiamo dimenticare il controverso gioco del rispetto, che
prevedeva che le bambine si travestissero da cavalieri e i
bambini da principesse: un'iniziativa che già allora aveva
suscitato numerose perplessità tra genitori e insegnanti e che
io, personalmente, ho trovato di pessimo gusto".
Chiude Novelli: "L'educazione all'inclusione si fa con il
dialogo, l'esempio e il coinvolgimento delle famiglie, non con
provocazioni travestite da eventi culturali rovesciate addosso a
bambini che non hanno gli strumenti per decodificarle".
ACON/COM/rcm