MINORANZE. CELOTTI (PD): SI RISPETTI PLURILINGUISMO STAZIONE CIVIDALE
(ACON) Trieste, 5 lug - "In una Regione che fonda la sua
Specialità anche sul pluralismo culturale e linguistico, non si
può non rispettare e seguire delle azioni volte alla promozione
del plurilinguismo, compresa dunque la cartellonistica della
stazione ferroviaria di Cividale del Friuli".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) annunciando un'interrogazione alla Giunta regionale per
chiarire la situazione attuale della nuova cartellonistica
monolingue collocata nella stazione di Cividale del Friuli in
sostituzione di quella precedente che riportava le tre lingue,
italiano, friulano e sloveno.
"Di questa scelta - continua Celotti - chiederemo conto alla
Giunta perché dal 2015, grazie a un accordo tra Fuc e Arlef, il
treno che connette Udine a Cividale è stato soprannominato il
'Treno delle lingue', un treno che connette il capoluogo friulano
all'area di confine, aprendo il Friuli ai vicini Balcani,
aggiungendo valore culturale e turistico al Fvg proprio nel
rispetto del plurilinguismo".
"Quei cartelli - sottolinea l'esponente delle Opposizioni - non
erano semplicemente delle tabelle indicative, ma uno strumento
per valorizzare un'identità e per promuovere un territorio, un
paesaggio, una cultura, anche a partire dai mezzi di trasporto
che garantiscono un servizio fondamentale agli studenti, ai
pendolari, ma anche a moltissimi turisti che attraversano la
nostra regione e il nostro Friuli. Ma da anni questo progetto è
fermo in attesa della riapertura della tratta, e questa
sostituzione delle tabelle non è certo un bel segno".
Nell'interrogazione che depositerà a breve la consigliera dem
chiede oltre alle tempistiche per il ripristino della tratta
ferroviaria anche di "avviare un ragionamento sulle future
connessioni rispetto ai collegamenti da sviluppare a partire da
Cividale verso la sua area vasta e in collegamento con la vicina
Slovenia. La rete dei trasporti deve connettersi alle reti
ciclopedonali turistiche, ai neonati distretti del commercio, a
un ragionamento di accessibilità ai servizi sanitari e ai sempre
più necessari servizi di welfare per le famiglie".
ACON/COM/mv