ENERGIA. NOVELLI (FI): REGIONE COMPATTA CONTRO PARCO EOLICO
(ACON) Trieste, 14 lug - "Servono leggi equilibrate, stringenti
ma non inutilmente provocatorie, affinché certi progetti vengano
bloccati sul nascere. La Regione guidata dal Centrodestra ha
chiarito in modo inequivocabile la propria contrarietà
all'ipotesi di realizzare un parco eolico nelle Valli del
Natisone. Sono bizzarre, e non solo questa volta, le esternazioni
di Maria Rosaria Capozzi, del Movimento 5 Stelle, che si
dev'essere immedesimata in Don Chisciotte e si è scagliata contro
le pale eoliche del parco come fossero mulini a vento. Ammirevole
la sua temerarietà, ma del tutto inutile. Anzi, a ben guardare,
se la Regione avesse accolto la sua proposta, avrebbe rischiato
l'impugnazione della legge stessa".
Così in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza
Italia, nel ricordare che "in riferimento alla recente
discussione in Consiglio regionale, si precisa che uno dei punti
centrali del ricorso presentato - e successivamente accolto -
riguardava l'illegittimità dell'articolo 7, comma 3, del decreto
ministeriale, nella parte in cui si attribuiva alle Regioni la
facoltà di stabilire una fascia di rispetto variabile, fino a un
massimo di 7 km, attorno ai beni sottoposti a tutela, in base
alla tipologia di impianto da realizzare".
"Quella previsione è stata annullata dal Tar, che ha ritenuto non
legittimo quel margine discrezionale - prosegue il consigliere -.
A seguito di questa sentenza, restano in vigore i limiti fissati
dal decreto legislativo 199/2021, che prevede distanze massime di
3 km per gli impianti eolici e 500 metri per quelli fotovoltaici
rispetto ai beni tutelati. Sin dall'inizio, l'obiettivo
dell'assessore, condiviso in larga parte dal Consiglio, è stato
approvare una norma seria, equilibrata e completa: attenta nella
tutela del territorio, ma allo stesso tempo solida sul piano
giuridico, in modo da evitare impugnative da parte del Governo
che ne avrebbero compromesso l'efficacia, come già avvenuto nel
caso della Sardegna".
"Per questo l'emendamento presentato dalla consigliera Capozzi,
che proponeva di reintrodurre il limite dei 7 km, non è stato
accolto in quanto, oltre a risultare strumentale, avrebbe
determinato con certezza una nuova impugnazione da parte del
Governo. Va inoltre sottolineato che, dopo la sentenza del Tar,
anche se fosse stato approvato, l'emendamento non sarebbe
comunque stato attuabile".
Novelli continua: "La Regione conferma l'impegno a legiferare in
modo responsabile, salvaguardando il paesaggio e il patrimonio
culturale, ma nel rispetto delle norme nazionali e delle pronunce
della magistratura amministrativa. Contestualmente, lasciamo che
il Movimento 5 Stelle celebri le sue grandi vittorie: sconfitta
la povertà con il reddito di cittadinanza, promossa le mobilità
sostenibile con i banchi a rotelle a scuola, risolti i problemi
dell'edilizia con la norma 110, con la piccola controindicazione
che questa ha generato una voragine da oltre 100 miliardi nelle
casse pubbliche. Siano i cittadini a scegliere chi è credibile e
chi no. Infine - conclude il consigliere di Forza Italia -
assolutamente fuori luogo e patetico il tentativo di scaricare
qualunque tipo di responsabilità sui nostri dipendenti,
notoriamente preparati e che non hanno certo bisogno di queste
sciocche strumentalizzazioni".
ACON/COM/fa