SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): CHIUSURA RSA, POSSIBILE SOLUZIONE ALTERNATIVA
(ACON) Pordenone, 14 lug - Il consigliere regionale Marco
Putto, esponente di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, ha
partecipato questa mattina alla manifestazione pubblica promossa
in piazzetta del Portello dinanzi alla sede dell'Asfo per
esprimere vicinanza ai pazienti, alle loro famiglie e agli
operatori sanitari coinvolti nella vicenda della Residenza
sanitaria assistenziale locale, la cui chiusura è prevista per il
prossimo 31 luglio.
"La mia presenza oggi - dichiara Putto in una nota - è un gesto
di solidarietà concreta e di sostegno a chi vive con
preoccupazione e smarrimento l'ipotesi della chiusura di un
presidio fondamentale per il territorio. Rivolgo un appello alla
Giunta regionale, e in particolare al presidente Fedriga,
all'assessore alla Salute Riccardo Riccardi e al direttore
generale dell'Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, dott.
Tonutti, affinché questa decisione venga riconsiderata con
urgenza".
Secondo Putto, infatti, permangono margini di intervento che
potrebbero permettere di trovare una soluzione alternativa, a
condizione che si attivi un confronto serio e costruttivo tra le
istituzioni coinvolte: "Credo fermamente che attraverso il
dialogo si possa individuare una via d'uscita condivisa. È
necessario che la politica regionale abbandoni atteggiamenti
rinunciatari, evitando di scaricare le responsabilità su cavilli
amministrativi o presunte competenze altrui".
Il consigliere ha inoltre voluto sottolineare come l'intero
sistema sanitario del Friuli Occidentale stia da tempo subendo un
progressivo indebolimento: "Negli ultimi anni questo territorio è
stato oggetto di scelte regionali penalizzanti. In questo
contesto già fragile, la chiusura della Rsa di Roveredo
rappresenterebbe un ulteriore colpo inferto a una sanità locale
che fatica a garantire risposte adeguate ai cittadini,
soprattutto ai più fragili. Non possiamo permetterci un ulteriore
arretramento".
Marco Putto, che all'indomani dell'annuncio della chiusura
dell'Rsa aveva presentato subito un'interrogazione in Regione per
chiedere spiegazioni circa la decisione assunta, ha infine
ribadito il proprio impegno nel continuare a vigilare, anche
nelle sedi istituzionali, sull'evoluzione della vicenda e a farsi
portavoce delle istanze emerse dalla comunità locale, "auspicando
che il buon senso prevalga e che venga finalmente aperto un
canale di dialogo trasparente e orientato alla salvaguardia dei
servizi sociosanitari pubblici essenziali".
ACON/COM/fa