SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): ROVEREDO, MARCIA INDIETRO DI REGIONE E ASFO
(ACON) Trieste, 15 lug - "La Regione Friuli Venezia Giulia e
l'Azienda sanitaria, inizialmente determinate a chiudere la
Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di Roveredo in Piano con
modalità unilaterali e senza un reale confronto con il
territorio, sono state costrette a rivedere la propria posizione.
Una forte mobilitazione dal basso, sostenuta in modo deciso anche
sul piano istituzionale, ha infatti determinato una prima
importante vittoria: la sospensione del provvedimento di chiusura
e la concessione di una proroga di sei mesi".
Questo, in una nota, il commento del consigliere regionale Marco
Putto, (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), che sin dall'inizio ha
espresso ferma contrarietà alla scelta da lui giudicata calata
dall'alto, inaccettabile nei toni e nei metodi.
"Attraverso la presentazione sin dal primo momento di atti
ispettivi in Consiglio regionale e grazie all'attività nel
territorio, tra cui la manifestazione di ieri dinanzi alla sede
dell'Asfo, abbiamo dato voce alle legittime preoccupazioni di
pazienti, familiari, lavoratori e amministratori locali,
contribuendo in modo determinante a creare una pressione
istituzionale e sociale tale da indurre la Regione e l'Azienda
sanitaria a fare retromarcia", spiega ancora Putto.
"La posizione iniziale della Regione e dell'Azienda sanitaria era
rigida, autoritaria, priva di confronto, ma grazie alla forza di
una protesta civile, organizzata, determinata e radicata nella
comunità il corso delle cose è per ora cambiato. Il territorio ha
parlato con una voce sola, e questa volta è stato ascoltato. Il
risultato ottenuto, ossia la proroga di sei mesi alla chiusura
della struttura, è un primo passo importantissimo, che ci
consente di riaprire il confronto su basi nuove e più
equilibrate", aggiunge il consigliere di opposizione.
Putto rimarca come la lotta sia ancora in corso: "Questa
battaglia non finisce qui. Ora occorre lavorare per trasformare
questa proroga in una soluzione definitiva e sostenibile, che
salvaguardi i posti letto, tuteli i lavoratori e garantisca un
servizio indispensabile per i cittadini più fragili. Continueremo
a vigilare e a intervenire, affinché il dialogo istituzionale non
si interrompa più e il territorio venga rispettato".
Il consigliere sottolinea inoltre il significato politico di
quanto accaduto: "Non era affatto scontato arrivare a questo
risultato: la battaglia condotta dimostra che quando cittadini e
istituzioni locali agiscono insieme, con determinazione e
responsabilità, si possono ottenere risultati concreti: la
Regione e l'Asfo traggano insegnamento dall'accaduto e, in
futuro, agiscano di conseguenza".
ACON/COM/fa