GO!2025. V COMM: CHE SIA PER GORIZIA UN SEGNO TANGIBILE DI RINASCITA
(ACON) Gorizia, 15 lug - Affinché rimanga un segno tangibile
nel tempo. È stato questo il leitmotiv che la V Commissione
consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Fedriga presidente),
ha raccolto e condiviso nella sala del Consiglio comunale di
Gorizia, in occasione di un incontro voluto dal sindaco, Rodolfo
Ziberna, eco di un desiderio in tal senso degli stessi
consiglieri per fare il punto su spese e progetti finalizzati a
Go!2025. A fianco del primo cittadino, infatti, Patrizia Artico
nella sua veste di assessore per Gorizia capitale europea della
cultura.
"Non c'è euro, della Regione, del Pnrr o delle casse comunali,
che questa amministrazione abbia speso finalizzato solo all'anno
2025; il nostro intento è sempre stato di dare un appeal alla
città per i prossimi decenni, lasciare spazi verdi dove far
crescere i nostri ragazzi", ha esordito Ziberna, che è poi
passato a fare una carrellata delle opere che finalmente può
vantare Gorizia, tra progetti di oggi e di ieri, inclusi alcuni
correlati a problematiche idrogeologiche.
La Commissione si è trovata davanti un sindaco entusiasta e
orgoglioso di quanto fatto, che ha parlato sempre in termini di
"occasioni e opportunità per l'intero territorio regionale grazie
ad eventi attrattivi di portata internazionale", ma anche di una
realtà urbana "che sta già vedendo, e lo vedrà per il prossino
biennio, strade e marciapiedi riasfaltati, aiuole e parchi
rinverditi", oltre all'aeroporto Duca d'Aosta "con i suoi 152
ettari dove poter organizzare concerti senza intaccare le piste",
e che ha finito con il suo sogno di creare in città la sede di
una nuova Agenzia diplomatica europea dove parlare di pace e
cooperazione internazionali.
L'assessore Artico, dal canto suo, ha voluto ricordare i primi
sindaci, goriziani ma anche di Nova Gorica, che hanno voluto
creare una capitale unica della cultura attraverso un'idea che
Artico ha definito vincente, ma soprattutto "miracolo di dialogo
e pace". E poi ha detto di lavori per una visione generale
finalizzata al territorio, di un nuovo asse turistico e di
aggregazione e non da meno commerciale, fino alla
riqualificazione che vedrà l'ex struttura ospedaliera manicomiale
e "la galleria Bombi, che resterà quale straordinario recupero in
chiave culturale di un manufatto".
Romina Kocina, direttrice del Gruppo europeo di collaborazione
territoriale (Gect) Go/Ezts Go, ha ricordato "la piattaforma
digitale Borderless Wireless, su cui si è iniziato a lavorare già
dal 2023 per informare e supportare milioni di visitatori via
web, il programma Go!2025 and friends e, non ultimi, i 56
progetti per altrettante collaborazioni transfrontaliere
finanziate con il fondo gestito direttamente dal Gect". "Teniamo
sempre alta l'asticella per garantire eventi che non abbiano
eguali, per visioni davvero europee", ha quindi chiosato il
presidente del Gect, Paolo Petiziol.
A prendere la parola in termini di collaborazione per sfide
comuni, sono poi stati anche la presidente della Fondazione cassa
di risparmio di Gorizia, Roberta Demartin, il direttore
dell'Institute of international sociology of Gorizia (Isig),
Daniele Del Bianco, e il presidente dell'Istituto per gli
incontri culturali mitteleuropei (Icm), Andrea Vacchi.
"Considero Go!2025 una finestra per tutto il Friuli Venezia
Giulia. Non bisogna fermarsi a quanto realizzato ma considerarlo
come l'inizio di un percorso importante", ha esordito la
consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), che ha poi chiesto
dettagli sulla creazione di un'Agenzia europea della fratellanza
da parte di Icm.
"Qui si respira l'opportunità di rifondare una città, secondo uno
schema che potrebbe essere un modello di ricostruzione e di
blocco a una diaspora di cittadini", ha proseguito Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), che si è informato con il Gect su come
l'esperienza goriziana "possa diventare un laboratorio per le
imprese creative".
Laura Fasiolo (Pd) ha invece espresso preoccupazioni
"sull'abitare Gorizia nel post 2025, sulla rete del commercio,
sul come fare attrattività, su cosa offrire ai giovani". Per lei
"vanno create occasioni di opportunità e, a questo proposito,
anche la sanità potrebbe essere attrattiva a seconda di che
struttura resterà in città, così come la galleria Bombi non può
fermarsi a qualche artista, ma dovrà anche poter essere
attraversata da pedoni e biciclette".
Marko Pisani (Ssk) si è soffermato sui collegamenti tra le varie
aree transfrontaliere, ma ha anche evidenziato "l'importanza
della manutenzione delle opere per farle vivere nel tempo". Per
fermare la denatalità, poi, "non basta parlare di case e servizi,
ma è indispensabile offrire opportunità di lavoro".
Serena Pellegrino (Avs) ha fatto un paragone con quanto oggi è
diventata Matera (Capitale europea della cultura nel 2019) e ha
affermato che "Gorizia sta rischiando di mancare occasioni
enormi, di perdere il volano dell'accensione di tutti i
riflettori su di sé e una ricaduta positiva negli anni",
auspicando nel contempo di sbagliarsi. "Intanto - ha concluso -
la galleria Bombi è l'emblema di tutto, qui è mancato un
testimonial d'eccellenza".
Enrico Bullian (Patto per L'Autonomia-Civica Fvg) ha messo in
evidenza le occasioni che possono arrivare dalla ciclovia
transfrontaliera lungo l'asse fluviale del fiume Isonzo e dal
valorizzare l'aspetto storico-culturale di Gorizia ebraica.
Antonio Calligaris (Lega) ha difeso la galleria Bombi come
"un'opera che ha visto un intervento importante e rappresenta la
vera eredità di Go!2025", inoltre "va portato avanti quanto fatto
sino ad oggi dal Gect in termini di ricettività" e ha detto che
"Casa Rossa ha già dimostrato di essere una location eccezionale
per concerti di rilievo per l'intero Fvg". Infine, "Gorizia sarà
la migliore staffetta per Pordenone capitale italiana della
cultura 2027".
Un passaggio di testimone fatto presente anche da Orsola Costanza
(FdI), convinta "dall'entusiasmo dimostrato dal sindaco Ziberna
per la sua città e per Go!2025 che questa esperienza sarà un
ottimo trampolino di lancio per Pordenone 2027". Positiva anche
l'iniziativa di "Go!2025 and friends che porta eventi culturali
in tutta la regione".
"Già oggi Gorizia è sold out, con un aumento di turisti italiani
e ancor più stranieri", ha concluso il suo primo cittadino, che
ha ripetuto che il suo obiettivo è dare risposte anche negli anni
a venire. Quanto alla galleria Bombi, "nessuno si è lamentato che
non sia più transitabile dalle auto, mentre sarà assicurato il
passaggio di biciclette e pedoni in determinate ore del giorno".
Da Bernardis il commento finale: "Avevo auspicato che si
approfittasse di Go!0225 per far conoscere questo territorio alle
scolaresche, portandole qui. Ho saputo che un tour operator ha
già stretto accodi per un migliaio di visite, al momento per
studenti del Lazio e della Sicilia, chissà che la cosa non si
allarghi ad altre realtà e, magari, coinvolga anche Pordenone".
ACON/RCM-fc